Il basket italiano guarda al calcio per la riapertura dei palasport. In questi giorni il CTS sta lavorando alle linee guida per il ritorno del pubblico negli stadi a settembre, dopo che il ministro Spadafora ha bocciato senza appello la richiesta di avere il pubblico presente già nelle ultime giornate di questa stagione. Inizialmente la Lega Calcio aveva chiesto capienze ridotte dal 60% al 75%, a seconda del tipo di impianto, ma probabilmente la linea che passerà sarà più restrittiva. Ora si parla di numeri molto più bassi, tra il 25 e il 40% della capienza massima, più le prassi ormai consuete: temperatura provata all'ingresso con termoscanner, mascherina e distanziamento, salvo nuclei familiari. Ci sarà quindi l'obbligo di rimanere sempre seduti, anche se è difficile pensare come sia possibile applicarlo nelle curve.
Il basket, e gli altri sport che si giocano nei palasport, potranno presumibilmente partire da qui, anche se si tratta di impianti al chiuso e non all'aperto. I teatri e i cinema però sono già aperti, anche se con un limite di 200 spettatori (a livello nazionale, mentre molte regioni - tra cui l'Emilia-Romagna - hanno autorizzato ingressi proporzionali alla capienza). Pensare ai palasport aperti già a fine agosto per la Supercoppa (come auspicato da Virtus e Fortitudo) appare molto difficile, ci sono speranze in più per il campionato a fine settembre. Anche se modi e numeri saranno tutti da decidere.

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