4805 dichiarati (ospite d’onore Joey Saputo, posizionato tra Tedeschi e Gentilini in prima fila), spettacolo inferiore a quello del pubblico ma, a inizio stagione e meccanismi fin troppo bisognosi di essere oliati, conta il risultato finale. E quello arriva, lucidando nel terzo quarto uno specchio precedentemente opaco e appannato.

Si parte con Ogden ad aprire il campo e Aradori a tirare tanto e a volte bene, ma il 17-8 di massimo vantaggio viene quasi azzerato da poca durezza difensiva che permette, in particolare tramite Dellosto, il rientro toscano. Si va via veloci, 17-15 al 10’.

La Fossa ricorda certi passaggi della passata gestione (Metano Nord, Giacosa, Torreverde e i “Tifosi ingrati”) e lenzuoleggia un esemplare Ricominciamo, ma difendendo poco e attaccando affidandosi troppo ai soliti noti ci sta che Chiusi, più lineare, vada avanti di 6. Serve chiudere un po’ meglio, e in una gara dove ogni azione termina con una tonnara a rimbalzo più che con un cesto si abbassa il punteggio medio ma Bologna torna avanti. Più agonismo che lucidità, ma è 31-29 al 20’.

Si segna in contropiede quel che a difesa schierata non si riesce a produrre, ed è una doppia tripla Bolpin-Fantinelli ad allargare un po’ un divario che, a far gol una volta ogni troppo, va ingrassato in qualsiasi modo. E allora ben venga anche la doppia dall’arco di Sergio, 54-39 al 30’.

Chiusi ci prova al minimo sindacale per cercare di dare un senso all’ultimo quarto, ma oltre il -10 non va e, ancora con Fantinelli e Bolpin, tutto quello che c’era da inchiavardare viene inchiavardato, rendendo felice l’esordio della nuova gestione senza particolari sofferenze. Va bene anche così, eccome.

(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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