La Virtus c'è e non è in dismissione. E' questo il senso del comunicato di ieri, con il quale la società e l'AD Baraldi hanno spiegato a tutti - compreso il giocatore stesso - che Toko Shengelia non è sul mercato, e che farà parte del roster 2023-24. Alla proprietà - e in particolare a Massimo Zanetti - non sono piaciute alcune cose: intanto che Shengelia abbia trattato personalmente un accordo con altra società pur essendo sotto contratto, informando il club solo a cose fatte. Poi, alcuni toni usati dalla stampa greca - quella che ha contatti con la proprietà dei verdi - che ha dipinto la Segafredo come una squadra praticamente in svendita, "che non può permettersi di trattenere Shengelia" e che "praticamente non può stare in Eurolega". Infine, il fatto che patron Dimitris Giannakopoulos abbia ammesso di aver offerto alti buyout per i giocatori di mezza Eurolega, e per Shengelia invece no. E così un'uscita che sembrava fatta, o perlomeno ben avviato, è stato stroncata sul nascere. La decisione della proprietà è arrivata tra la serata di giovedì - come spiega Stadio - e la mattinata di ieri.
Insomma, Toko Shengelia resta a Bologna. O perlomeno, le condizioni le detta la Virtus. Questo è il messaggio mandato ieri: se qualcuno vuole un giocatore bianconero, può prenderlo solo se la Virtus vuole, e alle condizioni messe dalla Virtus stessa, senza cercare di scavalcarla. E se nelle prossime settimane si tornerà a parlare di uscita del georgiano, il buyout sarà la Virtus a stabilirlo.
Nel frattempo, la società lavora ad altre due uscite: quella di Bako, che può sbloccare l'arrivo di Dunston, e quella di Lundberg.

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