MARTINO, "GUAI PENSARE DI SENTIRCI APPAGATI, LE COSE POSSONO SEMPRE CAMBIARE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO"
Le parole di Antimo Martino alla vigilia della partita casalinga con Mantova.
“Ci apprestiamo a questa nuova sfida, lo facciamo dopo una settimana tipo di allenamenti, con le tempistiche solite per la preparazione, e dopo essere tornati al completo, altro motivo per avere entusiasmo. Siamo concentrati sulla prossima avversaria, squadra che non va sottovalutata come normale sia in questo campionato. Non dobbiamo essere superficiali, non dare nulla per scontato, e avere il tutto esaurito è motivo in più per dare il massimo”
Tutti abili e arruolati? Cosa cambierà? “Credo che l’inserimento di Mancinelli dovrà essere graduale, per rispettare i suoi tempi di recupero, e questo va al di là della singola partita perché è un iter deciso con lo staff medico. Per quello che riguarda le situazioni di gioco non c’è nulla di nuovo, con lui abbiamo fatto tutta la preparazione e il precampionato, quindi con lui la squadra aveva già un equilibrio. Lui ci dà solo delle soluzioni in più, ma non stravolgerà le nostre cose”
Fantinelli, invece? “Tranne in poche situazioni si è allenato sempre con la squadra, è un giocatore recuperato completamente”
Dopo un sesto di campionato, che bilancio puoi fare? “Siamo contenti del nostro inizio, viste anche le difficoltà del calendario. Ci possono essere squadre che non hanno iniziato al meglio, altre come Montegranaro e Forlì che hanno già fatto molto bene. E’ ancora molto presto per farsi delle idee, per capire quale potrebbe essere l’andamento generale. L’altro girone lo guardo perché è giusto seguire, ma chiaro che lo faccio in maniera diversa. “
La squadra ha già dei punti fermi, al netto del tornare completi? “Senza Mancinelli abbiamo messo Leunen da 4 più di quanto non avessimo pensato, ma lui era stato preso per convinvere sia con Pini che con Mancinelli. Non vogliamo stravolgere equilibri, e vedo grandissima disponibilità nell’alternarsi, nel trovare diversi protagonisti, e sono contento di avere tutti a disposizione per avere qualità, fisicità, e per spendere maggiori energie in campo senza doverci risparmiare”
Non sembrano esserci particolari problemi, se non il rischio che Mancinelli porti qualche squilibrio con il suo rientro. “Dovessi pensarlo farebbero bene gli altri allenatori a lanciarci delle maledizioni. E comunque con lui abbiamo fatto il precampionato, senza di lui abbiamo vinto 5 partite: il suo ruolo è quello che sarebbe dovuto essere ad agosto, per cui non mi cambia niente. A volte ho dovuto chiedere a Rosselli di fare anche il 4, ora avrò problemi tattici in meno. Dobbiamo essere bravi a reinserirlo, a fargli recuperare il ritmo partita, ma l’attenzione dello staff resta sulla squadra, non sul suo rientro: sarebbe ingeneroso verso chi ci ha fatto vincere fin qui le partite e ha dimostrato di poter avere un ruolo importante. Il nostro atteggiamento non deve cambiare, abbiamo già mostrato che nelle difficoltà dei valori li sappiamo tirare fuori, e non sarà una sconfitta a farci cambiare l’idea di essere solidi e uniti. Altrimenti non saremmo a punteggio pieno. Io mi auguro che sia così, non ho la sfera magica per vedere cosa faremo davanti ad eventuali sconfitte, ma non facciamo questi ragionamenti e teniamo una mentalità vincente. In settimana ho letto le parole di vari giocatori, e sono stato contento perché hanno usato parole che avrei usato pure io, ovvero non fare tabelle, lavorare, mettersi a disposizione senza pensare al minutaggio. Spero siano elementi che facciano veramente parte dello spogliatoio”
Loro hanno un lungo, Morse, che ha fatto molto bene e che ha caratteristiche diverse da quelle dei lunghi Fortitudo. “Noi prepariamo ogni partita allo stesso modo, cercando di speculare sugli altrui punti deboli e cercando di limitare gli avversari. Lo abbiamo fatto sempre e lo faremo anche con Mantova. Non pensiamo a gabbie particolari, ma solo scelte per limitare lui come quelli che giocheranno accanto a lui”
I tuoi giocatori dicono che, rispetto ai predecessori, tu come allenatore sei molto più tattico. “Se arriva da Cinciarini è un giudizio gratificante, fa piacere, anche se fa molto più piacere vedere il suo approccio mentale. I tanti anni da assistente mi hanno portato ad avere un approccio tattico, qualcosa di utile nella pallacanestro attuale, e lo faccio sempre al di là dell’avversario. Altrimenti, scegliessimo squadre con cui farlo e altre no, darei un brutto segnale ai miei giocatori, ovvero che ci potrebbero essere partite con importanze diverse.”
Ti aspettavi che la squadra ti seguisse così tanto? “Ci speravo, ma è sempre il forte dubbio che si ha andando ad allenare una squadra nuova, in un contesto così importante, e con giocatori mai allenati prima. Se oggi siamo a punteggio pieno è grazie a questo. Era uno dei traguardi che volevo raggiungere, averlo fatto in maniera rapida è gratificante. Ora lo step è mantenere queste cose, dato che in una stagione ci possono essere sempre momenti in cui le cose cambiano. Vale anche per me, non devo sentirmi appagato perché la squadra mi segue.”