CHILLO: TORNARE AL PALADOZZA SEMPRE UN'EMOZIONE. LE CHIAVI? FERMARE ARADORI E MANCINELLI
L'ex Fortitudo Matteo Chillo è stato sentito dal Corriere del Veneto. Un estratto dell'intervista.
"Al Paladozza sono già tornato più volte, ma sarà sempre una bella emozione. Inoltre, domenica sarà una cornice affascinante per il basket italiano. É bello vedere che le realtà forti che c'erano qualche tempo fa tra campionato, Eurolega, finali di Scudetto, si "ritrovano" nella massima serie. Comunque adesso sono qui a Treviso e sono concentrato sul nostro primo anno in A. Ci stiamo conoscendo sempre di più come squadra e stiamo preparando bene la partita.
Contatti con qualche giocatore? Sì, ogni tanto mi sento con Mancinelli. Solitamente ci scriviamo qualche ora prima della partita e ci scambiamo delle battute; trash talking del tipo "non ti faccio segnare", "ti battezzo domenica".
Treviso fatica al Paladozza? Però ha vinto due anni fa quando giocavo a Bologna. Sicuramente è un campo difficile, come lo è il Palaverde per quelli che vengono a giocare a Treviso. Dobbiamo prepararci nel migliore dei modi, così quando nel palazzetto si fa fatica a sentire e il livello del pubblico si alza, sappiamo ciò che si deve fare; bisogna restare focalizzati sulla partita.
Le chiavi? Mi viene subito in mente Aradori, ma è una squadra di grandi e vari talenti. Mancinelli con il suo post basso contro Venezia è stato fondamentale, Leunen allo stesso modo può risolverti una partita. Dovremo cercare di limitare di più questi giocatori che hanno un importante trascorso in Serie A. Credo siano i loro punti di forza; i trascinatori che gli altri seguono"
(Foto di Fabio Pozzati/ Fortitudo Pallacanestro Bologna)