Bologna, 18 gennaio –

Per la Virtus Segafredo Bologna è arrivato il giro di boa: sia in LBA che in EuroCup si sono conclusi i rispettivi gironi di andata. La Segafredo in Italia ha chiuso la prima metà di stagione al secondo posto, a -2 dalla vetta, con all’attivo 12 vittorie e 3 sconfitte. Nonostante i tanti infortuni che l’hanno colpita già prima dell’inizio della regular season 2021-2022, la Segafredo ha fatto del gioco di squadra le sue fortune. Ecco allora che, alla fine del girone di andata, in LBA i bianconeri ricoprono le prime posizioni in varie voci statistiche di squadra.

90.7 sono i punti di media seganti dalla squadra di coach Scariolo, miglior attacco del campionato davanti a Napoli e Milano. Primo posto anche alla voce valutazione: le V nere con 111,1 media superano Milano e Reggio Emilia. La Virtus in questa prima parte di stagione ha così unito la qualità e l’efficienza del gioco offensivo: il primato da due punti (57,3%), dall’arco (38,3% da tre) e dal campo (50,3%) insieme ai 23.5 assist di media a partita (primo dato in LBA) ne sono la testimonianza. Il ritmo offensivo dalla Virtus vuole essere sempre alto e il primato a rimbalzo (41.3 di media, 30.5 difensivi) regala, a tal proposito, alle V Nere la possibilità di correre spesso il campo, per impedire agli avversari di organizzarsi difensivamente.
Sono vari, ovviamente, gli aspetti su cui la squadra bianconera vuole migliorare: il secondo posto nelle palle recuperate (7.9 a partita, a 8 c’è Brescia) dimostra l’atteggiamento aggressivo in difesa ed è la base a cui aggiungere una maggiore solidità nella difesa dell’area. Le ultime uscite, così come sottolineato dalle parole di coach Scariolo, hanno dato buoni segnali anche in questo senso ma la Virtus non vuole fermarsi, nonostante un girone di andata comunque da protagonista.

Ai numeri si aggiunge poi un aspetto che le voci statistiche non riportano ma che è sempre più intrinseco nella squadra bianconera: lo spirito di squadra che Belinelli, Teodosic e compagni hanno mostrato sin dal principio, soprattutto dopo un inizio di stagione non troppo fortunato. E si spiega così, dunque, l’accoglienza che la squadra ha riservato ad Ekpe Udoh per il suo ritorno a Bologna, la bella storia di sport e di vita condivisa da tutti con Marco Ceron, la presenza costante di un clima propositivo che, in stagioni lunghe e dispendiose, può rappresentare uno degli ingredienti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi.

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