Alessandro Pajola è stato intervistato dai principali quotidiani bolognesi (Carlino, Stadio e Repubblica)
Un estratto delle sue parole.

Non sono mai stato un gran realizzatore, anche se nell'Under 15 con la Stamura ne segnai 35 proprio alla Virtus.
Ormai sono passati anni. Ricordo i primi tempi qui, con Petrovic, Carella, Vercellino insieme in foresteria. Mi sentii subito a casa. Ma ricordo bene tutti quelli che ci hanno lavorato. Ho vissuto e sono cresciuto con i fisioterapisti e i custodi. L'ambiente è molto cambiato, ma resta quello lo spirito. Lo spirito che fa la Virtus.


La prova di Treviso? Credo non sia cambiato assolutamente niente, è stata una partita un po' fortunata dove ho avuto spazio e nessuna paura di tirare. Sono stato fortunato e bravi i compagni a trovarmi libero.

La sconfitta contro Kazan. Ogni professionista di qualunque di sport sa che si vince e si perde. È stata una delusione molto grande, siamo arrivati a una partita da un traguardo storico. L'importante è uscirne a testa alta, senza rimpianti e rimorsi. Dobbiamo essere bravi a resettare e continuare il percorso da seguire, la sconfitta che brucia deve rimanere nel passato.

L'arrivo di Belinelli. Mi sento fortunato. Prima Belinelli era per me uno con cui giocavo alla playstation, ora è un compagno di squadra. E' una persona umile, disponibile e tranquilla, e questo non è scontato, per chi ha fatto certe carriere. Sa dare molti consigli e basta guardarlo per imparare. Ho la fortuna di giocare con dei campioni, ma non vado lì a sommergerli di domande. Meglio rubare i gesti, le abitudini. Insomma li osservo mentre loro non sanno di essere osservati. È un'attitudine che mi piace avere anche nella vita: guardare gli altri e capire da chi rubare una qualità e da chi no. Si diventa più completi, come giocatori e come uomini.

La semifinale contro Brindisi. E' una squadra con molte bocche da fuoco, sono atletici e sanno giocare in transizione. Insomma, un avversario temibile. Noi siamo orgogliosi di essere arrivati sin qui. Servirà fare le cose per bene, applicarsi, seguire i piani del coach.

(Foto Virtus Pallacanestro)

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