Luca Baraldi è stato intervistato da Andrea Barocci sul Corriere dello Sport.
Un estratto delle sue parole.

La Virtus è prima in classifica sia con gli uomini che con le donne.
E' una giornata storica per noi. A cinque anni dal nostro ingresso nel basket abbiamo raggiunto un traguardo importante, pur se momentaneo. Avere soprattutto in vetta la squadra femminile, che solo quattro stagioni fa veleggiava in A2 sconosciuta a Bologna, lasciata al suo destino dal vecchio proprietario, ci fa molto piacere. Una mia dichiarazione fatta in passato dopo una gara persa con Schio che ci segnò oltre 100 punti, suscitò molto scalpore. Dissi: "Entro cinque anni batteremo Schio". Ecco, quest'anno abbiamo battuto Schio, che da quattro stagioni non perdeva in regular season....
Alla base c'è un lavoro di tutta la società. Intanto il proprietario Zanetti mi ha messo e ci ha messo nelle condizioni di poter lavorare al meglio. E non solo per i mezzi economici che ci ha dato per raggiungere grandi obiettivi, ma anche per come ci lascia operare: i suoi suggerimenti vengono poi interpretati da me e dalla struttura in maniera professionalmente libera. Perché il grande pregio del dottor Zanetti è quello di averci dato fiducia. Per questo oggi per me è un grande giorno: sento di aver iniziato a ripagare il mio presidente.
Perché avete investito nel basket femminile? "Zanetti ha una grande attenzione per la pallacanestro femminile, visto che la mamma giocava a basket, e ha sempre desiderato onorare la memoria della madre. E comunque perché siamo Bologna, siamo Basket City: la squadra femminile è stata un completamento di questa definizione. Noi investiamo molto anche nel ciclismo femminile, con la nostra Segafredo che è al primo posto nel ranking mondiale. Insomma, per noi lo sport delle donne va valorizzato.


Domenica a Milano giocherete il big match contro Armani. Sarà una settimana importante. E' l'ennesimo confronto della stagione, il quarto, ma questo è il più carico di significati. Cosa è cambiato dall'incontro di andata finito molto male per noi? In quell'occasione eravamo arrivati carichi di fatica dopo impegni durissimi di Eurolega e con diversi infortunati. Però Milano ha vinto meritatamente. Oggi credo che l'Armani sia in un momento di grande crescita. Continuiamo ad avere degli infortunati, ma abbiamo grandi motivazioni, e andiamo al Forum da outsider.

E' in questi mesi che i club costruiscono il loro futuro. Abbiamo un altro anno con coach Scariolo, che ci sta guidando comunque in maniera seria e competente. Stiamo cercando di allungare la durata degli ingaggi a giocatori fondamentali come Pajola. Belinelli e Teodosic sono atleti molto importanti per noi, ci stiamo parlando per averli anche il prossimo anno. Con loro abbiamo ottenuto tanti risultati: da parte del dottor Zanetti e mia c'è una grande senso di riconoscenza nei loro confronti".

Cosa avete fatto al presidente della Fip Petrucci, visto che i rapporti non sembrano idilliaci? "Possiamo farla insieme questa domanda a Petrucci... Penso ci siano state delle incomprensioni che spero si chiariranno, nulla di grave. Oggi il rapporto si è un po' sterilizzato, eppure noi riconosciamo il valore delle istituzioni e le rispettiamo. Spero che anche Petrucci possa comprendere le considerazioni che avevamo fatto. Ne avevamo la convinzione. Magari andavano fatte riflessioni in maniera collegiale e non attraverso colpi di dichiarazioni a mezzo stampa. Ecco forse serve un richiamo per avere più dialogo e più serenità da parte di tutti".

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