MANCINELLI: AL DERBY NON CONTANO BUGDET INGAGGI E BACHECHE. CONTA VINCERE E BASTA
Stefano Mancinelli è stato sentito dalla Gazzetta dello Sport. Un estratto dell'intervista.
"L'ultimo derby in A? Quella stagione è stata un calvario. Se anche ci fossimo salvati, il club sarebbe comunque saltato in aria per i problemi economici e i lodi coi giocatori. Molti dei miei compagni di allonra si allenavano a singhizzo perchè non venivano pagati. Ma adesso sono tornati i tempi migliori e il derby lo aspettiamo tutti da troppo tempo anche se non vanno dimenticati quelli di A2 di tre anni fa che hanno avuto il merito di riaccendere la rivalità tra i due club e le due tifoserie.
Il primo derby? Fu un massacro, avevo 19 anni e ricordo il dominio assoluto di Ginobili. Giocai nell'ultimo quarto a partita finita. Ma col tempo mi sono preso le mie rivincite.
Il più bello? Quello deciso dal Poz, nella stagione successiva. Eravamo sotto di 15 quando Gianmarco entrò in campo svoltando la partita con assist favolosi.
Il compagno che dava più fiducia? Basile era una garanzia. E' il campione che mi sono goduto di più giocandogli al fianco per 6 anni. Baso in un playoff a Roma coniò la frase 'in queste partite o hai i coglioni o sei un coglione' che venne successivamente adottato anche per il derby. Altri campioni come Myers e lo stesso Poz li ho vissuti di meno.
Come si spiega il derby? E' "la partita". Non contano i budget, gli ingaggi, i curriculum, le bacheche. Conta solo quello che si fa nei 40' sul campo. Non importa se sei in serie A o in serie Z, conta vincere e basta.
Domani? La Virtus è naturalmente favorita. La classifica non mente, ad oggi è la squadra migliore. E poi ha Teodosic, per me il giocatore più forte d'Europa.
La Fortitudo? Abbiamo altri obiettivi, vogliamo salvarci. Dovremo essere bravi a trasportare il clima del Paladozza dentro al Palafiera. Per noi un successo a Natale sarebbe tanta benzina per puntare altri traguardi"
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)