L'intervista di LBA TV a Massimo Zanetti.

"Io avevo avuto una squadra a Gorizia, quindi in casa c'era una sensibilità verso il basket, mia madre aveva giocato, quindi ne avevamo sempre masticato. Avendo abitato a Bologna sapevo che la Virtus era la gloria del basket italiano, più di altre, e lo dimostra un recente sondaggio che la vede come numero uno al mondo come tifoseria, più anche di alcune squadre di calcio."

Alberto Bucci - "Mi chiamò chiedendomi di dare una mano alla Virtus, dandomi tutte le motivazioni che c'erano in quel momento. Avendo mia figlia tifosa, avevo sempre visto girare cappellini Virtus in casa, quindi ho accettato e da lì è iniziata la storia. Era un amico, viveva di Virtus: all'inizio gli avevo dato carta bianca, e già allora pur malato ha tenuto botta per tanto tempo fino a quando ci ha lasciato. Ma ha rinvigorito questo desiderio di fare quello che gli avevo promesso: è mancata l'Eurolega, a cui lui teneva tantissimo, ma lo faremo l'anno prossimo. E gli ho dedicato lo scudetto"

Il ritorno dalla A2. "Speravo di farlo subito e ci siamo riusciti. Sembra strano, ma è qualcosa che mi ha dato tanta soddisfazione, perchè non capivamo quello che stava capitando, ma è un qualcosa che mi ha dato soddisfazione legandomi alla Virtus ancora di più"

Djordjevic - "La Virtus è molto ambita dagli allenatori. Sapevamo che lui era disponibile, e dopo aver ringraziato Sacripanti io e il Dottor Baraldi ci siamo accorti che mancava qualcosa, e quindi abbiamo chiamato Djordjevic"

La vittoria ad Anversa - "Una grande festa, una grande gioia, è stato il primo premio, la prima competizione internazionale che ho vinto con una squadra. Eravamo fortissimi. In quattro anni ho avuto tante soddisfazione, e la città me ne ha date tante"

Teodosic - "Nasce da una volontà di Djordjevic. Abbiamo saputo che dopo un problema alla caviglia era disponibile, per cui lo abbiamo chiamato. In poco tempo il Dottor Nanni, a differenza di quanto non erano riusciti a fare in USA, lo ha rimesso a posto e lui è diventato il guerriero che è adesso, un leader in campo. Djordevic rispetta le sue scelte, e Teo è stato il maestro di Pajola, portando avanti un basket fenomenale. E contro Milano si è visto come ha tenuto la squadra, squadra che non è solo lui e Belinelli, perchè tutti hanno giocato in modo splendido"

Lo stop dell'anno scorso - "Mi è rimasto sul gozzo, noi eravamo in testa e Milano, la nostra competitor, era ottava. Speravamo di vincere nei playoff, è stata una grande delusione"

Belinelli - "E' stato un nostro sogno. Sapevamo che sarebbe voluto tornare, quindi abbiamo contattato i suoi fratelli con la speranza che si fosse liberato dagli USA. Appena è successo, siamo intervenuti per farlo tornare a casa. Lui è legatissimo a Bologna e alla Virtus: vero che ha giocato in Fortitudo, ma lui è nato in Virtus, ha imparato a giocare con la Virtus"

La sconfitta di Kazan - "Io nello sport ho vinto e ho perso. Bisogna accettare le sconfitte anche da favoriti, vedi quello che è successo a Milano: non si deve demoralizzare ma tornare a lottare più forti di prima. I ciclisti sono il migliore esempio di sportivi: fanno una fatica pazzesca fin da ragazzini, ma lottano anche solo per arrivare nei primi 10 o nel gruppo. O fare i gregari al Giro d'Italia. Si vince e si perde, ma si deve lottare sempre"

Lo scudetto - "Ho capito che avremmo vinto dopo la terza partita, un mattone fondamentale. Sul 3-0, con 4 ancora da giocare, ho pensato che almeno una l'avremmo vinta e così è stato"

La città di Bologna - "Questi risultati si possono ottenere in una città che vive di basket. C'è stata la pandemia, ma i 2500 in finale parevano diecimila. E' una città unica, dove il basket è la disciplina più sentita"

Baraldi e Ronci - "Baraldi l'ho conosciuto ai tempi del Bologna Calcio. E' una persona che stimo enormemente, grandissimo professionista dello sport, conosce il mondo, e a lui dobbiamo i nostri successi perchè è lui che porta avanti la società. Purtroppo è mancato nei festeggiamenti. Ronci conosce tutti i giocatori, è il braccio destro di Baraldi e gode di stima infinita. Gli ho messo un peso enorme sulle spalle, perchè voglio vincere lo scudetto con le ragazze, che sarebbe il primo in questa città"

Il basket femminile - "E' importante quanto quella maschile. Abbiamo rilevato una società e la trattiamo allo stesso modo degli uomini. Ora altre società stanno facendo come noi, e ho appena sentito Brugnaro con cui ci sarà competizione, ma anche Ragusa e Schio"

Il palasport in Fiera. "Il Paladozza non è adeguato, specie per l'Eurolega. Ci vuole un impianto grande. La Fiera ci ha aiutati nel fare questa nuova Arena, noi ora avremo questa per tre anni e intanto pensiamo alla nostra struttura, definitiva e duratura, che potrà avere 20000 spettatori e anche 40000 per i concerti. Sarà la casa Virtus"

Altri imprenditori nel basket - "Spero che questi risultati portino a dei vantaggi per rilanciare il basket e far ritrovare fiducia. E' importante che lo sport cresca, cercheremo di aggiornare il contratto con le televisioni perchè le società devono essere forti anche finanziariamente. Sarebbe bello che, come ho fatto io, altri imprenditori vogliano investire. Ora ci saranno Napoli, Torino, Tortona che ha disponibilità, per rafforzare il movimento e dare forza anche agli altri"

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