Ismael Bako è stato sentito da Luca Aquino per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.

"Villeurbanne? Loro sono una squadra molto fisica, hanno guardie molto forti da questo punto di vista e dei centri di notevole stazza. Mi aspetto una sfida tipo quella contro Monaco, vorranno tirare il primo pugno ma noi adesso sappiamo cosa aspettarci dopo aver giocato qualche partita di Eurolega. A Madrid abbiamo dimostrato di essere a nostro agio nella competizione, in casa vogliamo imprimere il ritmo alla partita ed essere il più aggressivi possibile. Dopo due sconfitte consecutive non volevamo incassare anche la terza e soprattutto volevamo dimostrare di poter vincere anche in trasferta. Abbiamo viaggiato tutti sulla stessa lunghezza d'onda, forse era stato uno dei nostri difetti principali in questo inizio ma a Madrid siamo stati perfetti, mostrando il nostro potenziale e quello che potrà essere il nostro futuro.
Io voglio diventare più tecnico. Adesso baso il mio gioco sull'atletismo, ma voglio trovarmi a mio agio anche se devo prendermi un tiro frontale oppure se devo fare un movimento spalle a canestro. Voglio variare e non usare solo la fisicità.
Mio padre è nato in Benin e da bambino ci andavo ogni anno restandoci un mese. In Belgio c'è la fondazione Hubi&Vinciane della quale ora sono ambasciatore e con la quale cerchiamo di migliorare le condizioni di vita dei bambini sul piano della nutrizione, della salute e dell'istruzione. Parallelamente ho lanciato quest'anno un mio progetto sulla pallacanestro, un camp per ragazzi e anche per allenatori che durante l'anno possano insegnare a questi piccoli giocatori per tenerli lontani dalla strada"


--

I canali social di Bolognabasket
La clamorosa vittoria dell'Italia contro gli USA a Colonia