Gianluca Pagliuca è stato sentito dal Resto del Carlino. Un estratto dell'intervista.

Il ridimensionamento economico? Lo condivido. Avere un budget da 30 milioni di euro per arrivare dodicesimi in Eurolega e secondi in campionato non serve a nulla. Spendendo meno e magari azzeccando qualche scommessa come ha fatto il Partizan l'anno scorso si può fare meglio in Europa e magari sgambettare Milano in Italia. Questo è il motivo per cui capisco la rinuncia a Teodosic.
Addolorato dal suo addio? Chi non lo sarebbe davanti ai saluti di un giocatore che qui ha vinto uno scudetto e una EuroCup riportando la V nera in Eurolega? I tempi, però, erano maturi per questo arrivederci e lo si è capito dal modo con cui Milos si è congedato dalla Virtus. Ha ringraziato tutti per questi anni bellissimi lasciando intendere che era arrivato il momento di andare alla Stella Rossa dove ha sempre voluto chiudere la carriera.
Obiettivi? Credo che sia plausibile lottare per vincere lo scudetto e in Eurolega bisogna provare ad andare il più avanti possibile. Non è una competizione che mi piace più di tanto perché il merito sportivo non è minimamente tenuto in considerazione, ma tutto si basa sul business. Il calcio ha rigettato la Superlega, forse il basket dovrebbe fare altrettanto per ribadire che nello sport devono essere quelli che vincono ad essere premiati. La regole delle licenze pluriennali in Eurolega va cambiata.
Il derby? E' una pressione in più e sinceramente non mi interessa più di tanto sebbene riconosco che l'atmosfera sia parecchio coinvolgente. Il problema è che in questa partita tu spendi le stesse energie nervose che impiegheresti nel disputarne 10 di campionato e 4 di Eurolega. Prima o poi la Fortitudo tornerà in A e a quel punto la Virtus avrà una difficoltà in più dovendo inserire questa gara, che non è come tutte le altre, in un calendario denso di impegni visto il ritmo con cui si gioca in Europa"

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