Gennaio - Per riaggiustare la classifica iniziare sbancando Cantù è cosa buona e giusta, visto e considerato come questo risultato peserà, in seguito. Dalmonte si mostra contento: ha rivitalizzato Totè, tra gli altri, in una squadra che rimane un cantiere aperto. Con Happ che viene ceduto a Sassari e Palumbo in prestito a Scafati, salta la partita di Varese per Covid mentre il mese si chiude con la fine della negativa esperienza di Coppa e, più felicemente, facendo saltare anche il campo di Trento.

Febbraio - Il ritorno di Pozzecco e Happ da avversari non porta bene alla Fortitudo, che inizia il mese perdendo in casa con Sassari. Però si continua a vincere fuori, stavolta contro Varese che è altra diretta concorrente nelle parti basse, e quindi la classifica tanto male non è, visto da dove si era partiti. Saluta anche Gherardo Sabatini, e con dichiarazioni dei protagonisti che basculano tra il salvarsi e il guardare i playoff, il mese termina con una brutta, benchè prevedibile, sconfitta a Milano.

Marzo - Continuano gli alti e bassi, con un -25 casalingo in casa contro Brindisi, mentre al di fuori si parla della Cittadella Fortitudo che dovrebbe sorgere a Borgo Panigale, ma soprattutto - dopo altra sconfitta, stavolta a Treviso - del blocco degli stipendi. La classifica torna a far paura, la Fossa chiede che vengano tirati fuori gli eufemistici attributi, e il classico brodino arriva battendo in casa Reggio, anche grazie all'istant replay che annulla una tripla nel finale a Koponen. Si arriva al derby parlando di un post cospirazionista di Aradori che si scusa, e mentre la stracittadina è buona volontà ma risultato avverso ecco che arriva il crac di Saunders.

Aprile - Stipendi scongelati, ma anche il tesseramento di Stojanovic non completato per una questione con la Comtec che verrà risolta in seguito, con una ricapitalizzazione. Però a salvare capra e cavoli è Banks, che mette 9 triple per battere Brescia. Di nuovo Aradori nel mirino per una festa pasquale senza mascherina e fuori città, e inizio della lunga querelle polemica con Pesaro. Che vince a Bologna con, però, posizione dubbia in campo del neoguarito Covid Justin Robinson: se ne parlerà per mesi, nulla di fatto. Sconfitta anche contro Cremona e Venezia, la salvezza arriva battendo in casa, in uno scontro praticamente diretto, Cantù. Sospiro di sollievo e applausi a Luca Dalmonte.

Maggio - Si chiude la stagione con il superfluo tesseramento di Stojanovic per una unica partita, quella di Trieste, che viene persa senza nulla aggiungere nè togliere all'annata. Mentre Totè gioca qualche partita a Bilbao si inizia subito a parlare della prossima annata, con Dalmonte che vorrebbe restare ma che non resta. La società infatti preferisce andare a cercare il suggestivo nome di Repesa, che si libera (non senza polemiche) da Pesaro e il 24 maggio firma per la Fortitudo. La Fossa saluta e ringrazia Dalmonte, mentre il 27 maggio viene operato, oltre a Baldasso, anche Fantinelli. Per quest'ultimo il comunicato dice paio di settimane di riposo prima di iniziare la riabilitazione.

Giugno - La rumba di mercato inizia con i saluti a Banks e Saunders, oltre che a Stefano Comuzzo. Fantinelli viene confermato, e ci si avvicina molto al golden boy Procida. Viene anche presentata la campagna abbonamenti, con slogan Ritorno al futuro.

Luglio - Il coach del momento è Meo Sacchetti, che porta l'Italia alle Olimpiadi restando sotto contratto con la Fortitudo, mentre il mercato un po' langue se non per la formazione degli assistenti di Repesa, che saranno Angori e Palumbi. Banks finisce a Trieste, mentre viene firmato Groselle, lungo americano. Poi, a fine mese, si sbloccano altre situazioni, con le firme di Richardson e, dopo lunga soap opera, di Procida.

Agosto - Salutano Hunt e Withers, e il 9 agosto il raduno è davvero a ranghi ridotti. Repesa se ne lamenterà in seguito, ma intanto c'è moderato ottimismo. "Torniamo con i piedi per terra dopo esserci montati la testa" dice Pavani, mentre si nota che il logo non è quello classico. "Dovrà essere simbolo di fortitudinità", si dice. "E' una sfida bellissima", dice Repesa alla presentazione, mentre alla spicciolata vengono firmati, e arrivano, i tasselli mancanti. Ovvero il conosciuto esperto Benzing, l'americano Ashley e l'islandese Gudmundsson, in teoria regista titolare. In teoria. Aradori e Mancinelli parlano di "Dare il massimo per la Fortitudo". Si parte per il ritiro con chi c'è, ma tutti hanno buone sensazioni.

Settembre - Le prime uscite di Supercoppa mostrano una squadra in fortissimo ritardo, e con un palese buco in regia: di Fantinelli non si hanno notizie, e Gudmundsson non si capisce cosa sia. Repesa dimostra un certo fastidio su alcuni argomenti, lamenta l'inutilità del ritiro e fa capire che su Fantinelli si aspettava altre tempistiche. E' chiaro che serve un play, ma intanto il mercato porta il nuovo sponsor, Kigili. E chissà cosa avranno detto, in Turchia, di come esordisce il marchio: sconfitta in casa con Reggio Emilia e Repesa che si dimette, ufficialmente per motivi di salute, poco dopo la sirena di una gara persa all'ultimo tiro (proprio di Gudmundsson) e con lui espulso. Serve trovare un allenatore nuovo, e il ritorno al passato è quello, firmato in breve, di Antimo Martino.

Ottobre - La strada per l'ex-neo coach è in salita, con la Fossa che pone dubbi alla società e una squadra in grave ritardo atletico e tecnico. A Cremona va abbastanza male, e le uniche soddisfazioni paiono arrivare dalle aperture delle capienze, oltre che dalla prima vittoria della stagione, in casa, contro Pesaro. Arriva Durham a tamponare il buco in regia, mentre l'infermeria non si sblocca. Fantinelli dovrebbe recuperare in un mese, si dice, ma intanto arrivano le sconfitte contro le più forti Brindisi e Milano. Finisce sulla graticola Richardson, ma il suggestivo arrivo di Langford non si realizza. In queste condizioni il mese si chiude con una rovinosa sconfitta a Brescia, con Martino a scusarsi e a dire che "chi c'era è stato assente come chi era a casa"

Novembre - Martino sogna una settimana di allenamenti tranquilli, ma con quel che ha riesce comunque a battere Treviso in casa. La squadra inizia ad avere un po' di basi, ma quando piove grandina. Fantinelli torna tra i dispersi, a Trento si perde e nella settimana successiva, quella della sosta del campionato, invece di costruire si deve ripartire da capo. Con Baldasso che saluta e va a Milano, autorizzato, con Richardson che viene tagliato e va in Polonia, autorizzato, e Ashley che saluta e torna a casa, non autorizzato. La squadra va rifatta da capo.

Dicembre - Ci si mette anche il Covid ad appiedare Benzing, e in casa di Tortona forse si batte un record, dato che devono esordire, tutti insieme, tre giocatori appena arrivati. Ovvero l'esterno Feldeine, il finto lungo Charalampopoulos e il ritornante, dopo 11 anni, Borra. Non si vince ma si fa bella figura, mentre si perde anche Mancinelli, operato. Covid anche per Groselle, ma in qualche modo sia lui che Benzing tornano abili per la vittoria casalinga con Trieste. Il morale si alza, anche se il derby viene perso per episodi, ma l'anno finisce con la quarantena che fa passare in secondo piano anche l'arrivo del nuovo straniero, Frazier, a coprire le troppe sofferenze di Gudmundssson.
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