David Cournooh è stato intervistato da Lua Muleo su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Questa vittoria ha un significato particolare, e nonostante un'assenza pesante come quella di Weems. Ma ancora non abbiamo fatto niente e dobbiamo crescere.
Eliminare gli alti e bassi? Serve esser bravi a giocare una gara costante, partire forte e mantenere alto il livello di fisicità, sbagliare il meno possibile soprattutto in difesa e in attacco, dove tanti tiri aperti non siamo riusciti a convertirli in canestri. Sia sugli esterni che con i lunghi siamo quarti finali e nel supplementare, dobbiamo però farlo per più tempo, non dopo due quarti.
Non è questione di stanchezza, altrimenti non sarebbe possibile andare sotto di 13 punti e poi recuperare con quel parziale. E' una questione di attenzione, di seguire il piano partita, soprattutto in difesa, con maggiore precisione.

La Virtus non ha paura di perdere, però. No, è vero. Nel punto a punto sappiamo quello che dobbiamo fare e questo è importante, anche se in futuro dovremo cercare di evitare di arrivarci e riuscire a chiudere le partite prima.

Teodosic fa la differenza, nei momenti caldi. Aiuta molto avere un giocatore così di esperienza; non solo lui peraltro, anche uno come Markovic e gli altri sanno quello che devono fare in quelle situazioni, può essere un recupero, un passaggio, le piccole cose necessarie per vincere.
Sono i compagni più forti coi quali abbia mai giocato. Alzano la competizione in allenamento, e poi siamo un bel gruppo pure fuori dal campo, fa la differenza.


Vincere qualche titolo? Non mi piace dirlo a parole. Di sicuro noi vogliamo vincere ed è questa volontà che conta.

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