Le parole di Luca Dalmonte, alla vigilia della trasferta di Mantova.

“Di necessità virtù, siamo in un momento in cui dovremo trasferire tutto ciò che ci propone l’esistenza e il destino in un ciclo virtuoso. Prendiamo coscienza di un roster che dovrà trovare equilibri clamorosamente inusuali nel corso della partita, e sarà da leggere non solo il nostro quintetto ma anche quanto proporrà Mantova, che possono alternare Janelidze, Ross e Cortese da 5. Sarà decisivo come porteremo dentro il campo freddezza e capacità di andare oltre ogni cosa, alzando il livello di rendimento di ognuno per fare il meglio possibile senza la presunzione di sostituire chi non sarà in campo. Vietato aggrapparsi agli alibi, cerchiamo di fare la migliore partita e tramutiamo il tutto in opportunità: chi potrà avere minuti importanti, chi ne giocherà di inusuali, stando lontani da scusanti che sarebbero un giocatore in più per loro. Loro hanno varie opzioni in ogni ruolo, possono avere quintetti molto perimetrali”

L’uomo chiave sarà Italiano? “Fatico a prevedere, nella prima parte della partita, un utilizzo nel ruolo di 4: inizierà più esterno, poi vedremo”

Come hai visto Biordi, finora il giocatore più sacrificato? “Quando parlo di opportunità mi riferisco molto a lui, di cui la squadra ha bisogno. Dovrà essere bravo a dare il meglio di sé”

Anche Fantinelli può essere utilizzato in ruoli non classici. “E’ un concetto che vale per tutti. Ripongo grande fiducia nella capacità dei ragazzi di leggere le situazioni e giocarle. Matteo è uno che in difesa può occupare tantissime posizioni e ha qualità tecniche, fisiche e di intelligenza tali da poterci dare equilibrio in un momento come questo”

Sono quei momenti in cui le squadre solide al proprio interno mostrano qualcosa di più. “Abbiamo già dimostrato che in emergenze, differenti da quelle attuali e non sempre visibili alla domenica, sappiamo dare risposte. Poi non è che una partita sia il test per evidenziarlo, so che siamo un gruppo che cerca di fare il meglio senza inclinazioni egoistiche. Abbiamo già giocato in stato di necessità, risolvendole bene”

Domenica come è stata vedere la partita da casa? “Il laptop ha rischiato di essere preso a sassate, è una tensione differente perché non hai la necessità di essere concentrato come quando sei sulla panchina, e tutto si dilata. Ho visto comunque una squadra che ha giocato una partita diversa da ciò a cui è abituata, è stata lì senza sbandare nei momenti di difficoltà perdendo il senso della gara, e quando è stato necessario si è compattata per fare le difese corrette e vincere. Se prima di Chieti avevamo vinto tenendo la partita in certi limiti difensivi, contro Rimini siamo riusciti a farne uno più di chi ha fatto canestri veri e non solo per nostri errori. E’ stata una sofferenza, ma c’è stata pure la soddisfazione di vedere come è finita. Domani sarà simile, una gara tostissima dove dovremo riconoscere le criticità dando il meglio di quello che siamo.”

Come si trasmette alla squadra il fatto che sia una gara che potrebbe essere così difficile? “Affidandosi al senso di responsabilità di ognuno. Superiamo le necessità, e devo essere io il primo a dare le informazioni giuste."


 

Il video grazie a Sport Press

https://youtu.be/pyBS3Im1XSU

(foto Marco Pregnolato)

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