Nonostante la "chiusura" dell'intera Regione Lombardia e di altre 11 province italiane, lo sport professionistico dovrebbe essere salvo, anche se a questo punto il condizionale diventa d'obbligo.
Nel DPCM in approvazione infatti è contenuta una deroga per gli eventi a porte chiuse.

d) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi
pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni,
nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi
utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico. In tutti tali
casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono
tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus
COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi
partecipano.
Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto sono
ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della
distanza interpersonale di un metro) si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e
privati di anticipare, durante il periodo di efficacia del presente decreto, la fruizione
da parte dei lavoratori dipendenti dei periodi di congedo ordinario o di ferie;


Su Repubblica il testo integrale del DPCM.

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