Si è svolta oggi, presso la sala stampa della palestra “Toto Caimi” di Vighizzolo, la conferenza stampa pre partita di Virtus Segafredo Bologna- Acqua S.Bernardo Cantù, incontro valido per l’undicesima giornata del campionato di Legabasket Serie A 2019-’20. A disposizione dei giornalisti coach Cesare Pancotto, capo allenatore di Cantù, che ha così presentato la difficile trasferta bolognese (palla a due alle ore 20:30 alla Virtus Segafredo Arena).

«Giochiamo contro i primi della classe, a oggi sicuramente i più forti perché sino a ora hanno computo in LBA un percorso netto, senza sconfitte» ha commentato il tecnico di Porto San Giorgio.

«La sfida capita in un momento per noi particolare – ha spiegato Pancotto - perché da una parte la squadra sta esprimendo una buona pallacanestro, con un buon atteggiamento e una buona personalità, dall’altra però non riusciamo a concretizzare. Ci manca quel cinismo necessario per chiudere la partita. Alla squadra ho detto che domenica voglio vedere facce determinate, a Bologna non giochiamo contro la classifica ma contro le difficoltà e le difficoltà fanno crescere».

«Affrontiamo un’avversaria che è prima in classifica in campionato e qualificata alle Top 16 di EuroCup, mi sembra di poter dire che questa sia una nuova tradizione per la Virtus, una società che guarda con decisione al futuro: per il nuovo impianto e per la volontà di arrivare in EuroLega. Questo non può che essere un bene per tutto il basket italiano e, dal canto nostro, potersi confrontare con una realtà del genere deve necessariamente accendere tutti i nostri file di preparazione».

«Per quanto concerne l’aspetto tecnico, la gara prevede e deve prevedere poche palle perse. Anzi, nessuna palla persa, scavalcando la loro aggressività. La nostra difesa deve eliminare i punti subiti in contropiede, limitando il talento smisurato degli avversari. Dovremo, inoltre, alzare il livello a rimbalzo. Catturare più rimbalzi vorrebbe dire garantirci più possessi e avere più possessi a nostra disposizione significa che possiamo permetterci di avere un margine maggiore di errori, posto che ovviamente dobbiamo giocare per commetterne sempre meno. Quello che voglio dire, però, è che prendendo più rimbalzi possiamo permetterci anche di sbagliare una volta in più, perché di conseguenza abbiamo più tiri e più chances».

«Dall’altra parte c’è in panchina un ottimo allenatore che è Aleksandar Djordjevic, che prima di diventare un grande coach è stato un grande giocatore. Quindi, in sostanza, un confronto stimolante in tutto e per tutto, specialmente per chi vive positivamente la vita e la pallacanestro. Ci saranno i riflettori sulla squadra prima in classifica ma noi siamo Cantù e a Bologna porteremo con grande orgoglio il nome della nostra società. La partita prevede una situazione di classifica e due roster completamente differenti, rimane però – ha concluso Pancotto - la storia e il prestigio di questo scontro, perché in campo si sfideranno due storie vincenti, fatte di tanti scudetti e di tante coppe vinte».

Ufficio Stampa Pallacanestro Cantù

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