Alla fine è solo questione di Karma. I tre liberi messi da Groselle con Cremona e segnalati a fine gara da coach Galbiati, come segno del destino, che diventano i tre liberi sbagliati da Benzing, a Pesaro. Chi non li mette e (per una volta) li ha messi, chi li mette e li cicca. Certo, pensare che la retrocessione arrivi per colpa di ciò sarebbe altamente riduttivo, ma fa capire come i famosi episodi di Martino siano stati davvero tanti. E, forse, evitabili. Come il notare la costante di tiri decisivi presi da mani improprie o comunque in quel momento gelide: Charalampopoulos come figlio legittimo di Gudmundsson nella prima di campionato, per intenderci, e come dimostrazione di non riuscire a fare, sul campo, quello che si sarebbe voluto.

Però oggi è tutta fuffa, chiedersi come ci siamo finiti, in 'sta caverna. Si va di matematica, di avulsa, di bilancino per capire quanto sia difficile il calendario Fortitudo rispetto a quello delle altre, e si esagera l'illusione che il Paladozza possa sempre e comunque lenire ogni male. Dimenticando che questa squadra non è mai stata capace di vincerne due di fila, condizione necessaria per poter anche solo immaginare il classico qualcosa è cambiato, e dimenticando che il 30%, il 50%, il 70% o il 300% del pubblico casalingo non può addolcire la mano di tiratori sbilenchi, insegnare a difendere chi in difesa non difende, e trasformare Groselle in Steve Nash quando si palesa in lunetta. Insomma: in teoria tutto è ancora possibile. Ma la pratica fa capire che ci vuole un miracolo sportivo. Come si dice, sempre parametrando tutto al fatto che poi di un gioco si tratti, finchè c'è vita c'è speranza: ecco, ancora un po' di vita c'è. Sarebbe però ipocrita non dire che le possibilità non sono, accidenti, tante.

Trento, quindi. Relativa serenità per una squadra con qualche problema offensivo (ultima per prodotto) ma che ha saputo sfruttare una ottima prima parte di stagione per limitare i successivi danni (2-9) e con, ultima prova, quella infrasettimanale a far paura alla Virtus. I 15 punti di media di Flaccadori con il 40% da 3, la versatilità di Reynolds e Williams, l'infinito Forray e un atletismo che in Fortitudo, forsem non si sa bene dove sia domiciliato. Ma più che scouting sugli avversari, diciamo, che sarà da capire quello che sarà l'ambiente del Paladozza eccetera.

Si gioca sabato, ore 20.30, diretta Discovery+ e Radio Nettuno Bologna Uno.

(foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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