Sasha Djordjevic è stato sentito da Luca Corsolini su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

"Bisogna ispirarsi a Braveheart. Quello è il modello di leadership, non quello di Napoleone che restando sotto la tenda ordina ai suoi di attaccare. Braveheart dice attacchiamo, ed è in battaglia con i suoi soldati.
Sterilizziamo i nostri luoghi di lavoro, campo e spogliatoio tutti i giorni, ogni giorno cambiamo tutto, abbiamo Amuchina dappertutto. Soprattutto, siamo professionisti.
Io rignrazio i miei giocatori e il mio staff. Non abbiamo mai avuto problemi, anche quel problema grande che è il più piccolo dei dubbi. Ma quando leggo di problemi con gli americani mi sembrano tutte cavolate. Per due motivi: il primo, perchè dobbiamo distinguerci per passaporto quando siamo una squadra? Noi siamo italiani, serbi, USA, e siamo appunto una squadra, non ci sono differenze nel gruppo. Poi, per noi, dove abbiamo casa è dove abbiamo il lavoro, quello è il nostro posto: si chiama professionismo.
Mi sento di dare un suggerimento. E' inutile chiedersi se gli altri leggono i giornali. All'estero non li leggono, specie in questo momento. Dovremmo ribaltare i ruoli e organizzare delle conferenze stampa per dire attraverso i giornalisti stranieri 'Ehi, noi stiamo facendo questo, non stiamo scoprendo l'acqua calda, siamo solo in anticipo rispetto a voi, ma se ci ascoltate potremmo risparmiarvi problemi più avanti."


(foto Virtus Pallacanestro)

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