nba camp
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Mario Boni è stato ospite di Sport Club su E-Tv.

Protagonista della promozione Virtus nel 2005. “Iniziai la stagione a Jesi, venendo via da Teramo dove avevo conquistato la A1 in un campionato molto complicato e dopo un anno positivo. Poi di solito dopo due anni mi mandano via perchè rompo i coglioni, andai a Jesi ma non andò benissimo, così scelsi la Virtus. Ricordo che fu Ettore Messina a sponsorizzarmi davanti a Consolini, dicendo che se voleva essere promosso doveva prendermi, e a Montegranaro mi chiamò”

Poi Markovski non ti confermo. “Era convinto che io fossi troppo vecchio, quindi ho poi continuato altrove la mia carriera. Quando ero a Montecatini avevo avuto una nuova possibilità di tornare in A1, ma ero primo in classifica come media punti, e per non rovinare la classifica lasciai prematuramente la serie A a 43 anni andando altrove”

Messina ti avrebbe mai preso in una sua squadra? “Probabilmente no. Nel 1993 ero un grandissimo attaccante, che difendeva quando convocava. Ma sono stato sempre fedele a me stesso, e in una grande squadra certe cose non sarebbero state accettate: non mi convocò agli Europei, e ha poi detto che è stato un grande errore”

Sei partito da lontano. “Io sono un underdog nato. Sono nato a Codogno, facevo i tornei giovanili in Lombardia mettendo 40 punti fissi, ma nessuna squadra mi ha mai voluto cercare, nemmeno una convocazione al Decio Scuri. Pensavo di non valere nulla, iniziai nelle minors prendendo piano piano coscienza delle mie possibilità”

Quando si fatica a 38 anni, come Belinelli, si dice che è in calo. “Può fare ancora 5 buoni anni. Non deve essere spremuto, ma questo è un basket dove le rotazioni non mi convincono tanto. Se anche non prende palla uscendo dai blocchi rimane un giocatore determinante, da proteggere come un vaso Ming, specie quando la partita conta”

Questa Virtus deve puntare solo al campionato, risparmiando energie? “Non è che tu debba abbandonare una competizione, forse in Eurolega non è competitiva per i playoff ma in Italia è tra le prime. Leggo che Zizic non va bene, Belinelli è vecchio, Hackett e Morgan devono andare via, ma è seconda in classifica in Italia. Si deve solo accettare l'attuale momento del campionato, anche Milano sta facendo fatica in Europa ma può puntare al campionato”

Alla Virtus cosa manca? “Il ritorno in condizione di Hackett, che è troppo importante per l'economia di questa squadra. Poi parlano tutti dei lunghi, ma il livello europeo è molto alto e non tutti possono farcela, in Eurolega”

Hai molti fans a Bologna. “Di solito vengo insultato, ma sono uno che dice le cose come stanno. Cosa dovrebbero dire altre squadre europee che stanno facendo fatica? Spesso ci si fa abbagliare da nomi che arrivano in NBA, spesso si parte con grandi proclami, ma trovare la quadra non è mai facile. La Virtus è una ottima squadra, e può puntare a vincere il campionato italiano”

E a Milano cosa manca? “Ho visto ieri facce da cadaveri, eppure la squadra è buona. Hanno giocatori italiani forti, poi vedo Mirotic che fa 4 punti. Perchè vada a Trento a perdere di 34 è un punto interrogativo: a volte capita che nelle squadre i giocatori si creino degli alibi, e sicuramente Milano sta deludendo più di quanto non lo stia facendo la Virtus”

I giocatori non vogliono più Messina? “Ci può essere rispetto che sconfina nella paura. Ha pedigree, ha personalità, questo può essere un peso”

Con Messina alla Virtus e Banchi a Milano sarebbe uguale? “Migliorerebbero entrambe”

Ora è meglio Diouf o Zizic? “Diouf. Zizic potrebbe essere uno specialista in Eurolega, mentre Diouf è più mobile e reattivo”

Zizic e Clyburn non rendono. Colpa loro o dell'allenatore? “Sono professionisti, le colpe sono loro.  Posso solo pensare che Zizic, da lungo, dipende sempre dai giochi degli altri, mentre Clyburn avrebbe le possibilità di mettersi in partita da solo. Zizic, invece, gioca di conseguenza”

Avresti preferito essere allenato da Banchi o Messina? “Banchi, perchè è un amico. Poi a livello tecnico non saprei, ma Luca è un toscano con la battuta pronta, divertente. Messina non mi prendeva da giocatore, difficile che mi potesse allenare”

La tua disavventura con il doping è simile a quella di Sinner. “Il Clostebol è come fare un gran premio di Formula Uno con una 500. La mia fu una distrazione, infezione all'unghia del piede e, come successo anche ad altri, è qualcosa su cui non eravamo informati bene. Ma è assurdo che nel 2024 un massaggiatore non lo possa sapere, mentre all'epoca ci poteva essere un po' di ignoranza. A me capitò con una ricetta fatta dal medico della Nazionale, e Piefrancesco Betti che andò in farmacia”

Dicono che un giocatore di alto livello queste cose non le possa ignorare. “Ma Sinner non c'entra nulla, il problema è il massaggiatore che non può usare quella sostanza e fare un massaggio senza guanti. Mi dispiace per lui, ma sono cose che devono essere conosciute”

Come vedi la Fortitudo? “Ricordiamo come è andata gara 4 l'anno scorso e le finali contro Trapani, non so come sarebbe andata senza l'infortunio di Aradori. La Fortitudo è competitiva, la A2 è un bellissimo campionato, le cose si decideranno nel girone di ritorno. Vedo Rimini andare molto bene, mentre certe favorite come Pesaro, Brindisi e Torino stanno andando male. Ci sarà il tempo per tutte, la ma Fortitudo lotta per la promozione”

La Fortitudo ha il vantaggio del fattore campo. “Va bene nei primi 5-6 minuti, poi l'entusiasmo può anche diventare un masso sulla schiena”

E' tornato Aradori. “Sarà un'altra grande stagione per lui”

Tu in trasferta venivi spesso insultato. “Ricordo partite in cui nelle prime battute le squadre di casa si gasavano e si battevano il petto. Ma quando la palla diventava pesante erano gli esterni a decidere, e spesso vedevo la paura negli occhi degli avversari anche se con il vantaggio del fattore campo. E io vivevo su una nuvola sapendo come le cose sarebbero andate a finire, si gioca per quei momenti”

Possibilità per Milano e Bologna di arrivare nelle 10 in Europa? “Nessuna la Virtus, Milano qualcosa in più”

Per lo scudetto, oltre a quelle due? “Trapani e Tortona”

Un giudizio su Antonini? “E' un visionario. Collaboro con la televisione che ha comprato. Lui aveva organizzato la festa di promozione prima ancora di ottenere quella del basket. E' qualcosa di straordinario, ci voleva uno così, che mette veramente i soldi, è stato promosso nel calcio in C e ha fatto grande squadra nel basket. Evviva Antonini"

Il video integrale della trasmissione. 

 

 

 

 

 

 

Questa sera "Casa Virtus" su TRC alle 21.30
Procura Federale: inibizione al presidente di Trapani Shark Antonini per dichiarazioni lesive nei confronti di LNP a "DAZN Got Game"