IL DOPOPARTITA DI RAVENNA - FORTITUDO
Una vittoria di vantaggio in più, e una partita da giocare in meno. Basta questo per festeggiare la domenica romagnola della Fortitudo, che riporta a tre gol il suo margine contro Montegranaro (e qualcuno, se mai sarà, inviti ad una eventuale festa anche Imbrò e Tessitori) dopo una partita sofferta, faticosa, viscosa, priva di ossigeno e dove ad un certo punto l’acido lattico sembrava davvero visibile, sui corpi dei giocatori. E se un calo fisico in stagione era anche prevedibile – ma non era forse prevedibile essere ancora in ballo e non ormai festanti con un record di 21-3 – forse però il problema è in tante piccole cose che si sono ammassate, in queste ultime settimane. Soprattutto l’assenza di Cinciarini, che è il classico non sai cos’hai finchè non lo perdi: mancando le sue verticalizzazioni ecco che certe frustate non arrivano, ecco che Hasbrouck non trova i suoi spazi eccetera. E allora si deve andare a pescare altrove. Nel carattere, nella testa, nei maroni.
Sono tanti, i giocatori che sembrano ormai bisognosi della camera iperbarica, anche quel Leunen che in area non ci va più e che da fuori ogni tanto la cicca. Però alla fine è arrivata la vittoriona, senza Sgorbati, con Benevelli ai minimi, con Delfino che non sembra ancora al livello dei compagni, e tutto il resto. Archiviare, festeggiare, e chiedere a tutti un ulteriore sforzo, sapendo che la meta è lì vicina e che forse, chissà, dietro ora potrebbero anche rallentare, senza quindi costringere la Effe agli straordinari. Però, la cosa importante sarà quella di essere preventivamente pronti a farli. Poi, per il polmone d’acciaio, ci sarà tempo.
In ginocchio da te - Mancinelli, forse avvantaggiato dal poco chilometraggio in stagione. Lo spirito di sacrificio difensivo. I balzi di Fantinelli. E un applauso al cardiologo del cronista Andrea Tedeschi: ci dica quale è il segreto per evitargli l’infarto, perché merita il nobel per la medicina.
Non son degno di te - A tratti sembra una squadra nuova rispetto a quella vista e ammirata nel profondo dell’autunno e del primo inverno. E certi meccanismi ne stanno risentendo. Vabbè, ne manca una in meno.
Per chi volesse rivedere la partita, la replica sarà su TRC Bologna questa sera alle ore 23.30.
(Foto Giulia Pesino)