(Foto Mauro Donati
(Foto Mauro Donati

Flats Service Fortitudo Bologna – Ferraroni Cremona 93-72

Una domenica di quelle che non avrebbero avuto niente da dire, visto come la Fortitudo prende in mano la partita fin dalle prime battute portandosela a casa come riportare a casa un bambino dopo l’uscita da scuola. Con Cremona che non batte ciglio lasciando che il tempo scorra senza alcuna possibilità di mettere fastidio negli ingranaggi. Poi l’infortuno a Fantinelli, in contriopiede, che lo porta fuori dal campo senza riuscire ad appoggiare il piede destro. Un brutto finale in attesa di sapere quel che sarà dall’infermeria, per una gioranta altrimenti di totale, totale serenità. Peccato.

La cronaca

Dopo l’inno nazionale cantato dallo speaker Francesco Livorti (premio della sala stampa senza se e senza ma) per problemi tecnici e il saluto della Fossa a Maurizio Albertini e al Barone all’anniversario delle rispettive scomparse, si parte con zone e assalti di entrambe le squadre ai fortini interni, con Fortitudo più valida nel giro palla e, quindi, più pronta al cercare il vantaggio. 15-8, poi Cremona prende una qualche misura in un momento di confusione collettivo, brontolii e 21-17 al 10’ senza grandi cose da segnalare.

Piccolo trotto, buone situazioni offensive, ma anche fatica dietro a gestire le iniziative di una Cremona brava nel procacciarsi falli e aggiuntivi. Elastico molto stretto, però la maggiore continuità permette uno strappettino nel finale, e basta e avanza per il 44-35 del 20’.

 

Freeman
Freeman (Foto Mauro Donati)

Semplicità di manovra, Fantinelli già in doppia cifra nella casella degli assist prima della metà del terzo quarto e +14 che poi, aprendo pure i fuochi artificiali dall’arco, rasenta il ventello. Solo Shahid dall’altra parte ci prova, ma in totale gestione della faccenda fino al 67-52 del 30’.

Sembrerebbe una giornata di ordinaria amministrazione, poi in un contropiede Fantinelli incrocia le gambe di Sabatino e crolla a terra lamentando un guaio alla caviglia: esce a braccia, con punteggio ormai discretamente in cassaforte, lasciando il Paladozza con il fiato sospeso. Esce preventivamente pure Ogden, per ultimo si acciacca pure Bolpin, meglio finirla subito.

 

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