Doppietta di ex sulle scrivanie di Nardò, dove hanno trovato ostello Matteo Malaventura e Renato Nicolai. Il primo rimasto nella storia Fortitudo dopo quel canestro a Forlì, reso inutile dalla contabilità di Sacrati, il secondo dirigente di quella stessa Fortitudo.
Ne ha raccontato le vicende Enrico Schiavina sul Corriere di Bologna: Renato Nicolai racconta della sua esperienza pugliese dopo aver ricordato il lavoro dell'anno scorso a Scafati con l'attuale allenatore F Attilio Caja (un "valore aggiunto") e chiedendo se Sacrati sia ancora in giro per Bologna. "Giochiamo a Lecce che non è terra di basket, poco pubblico tutto da costruire. Per noi è durissima, ma ci proviamo. Siamo una realtà piccola ma ben organizzata, abbiamo una ottantina di piccoli sponsor tra cui anche la G&L Group di Giorgio Bresciani, venuto da noi dopo l'uscita dalla cordata della nuova Effe".

Matteo Malaventura è ormai leccese di adozione, ha un B&B in zona, un figlio che gioca a Brindisi e parla di quel canestro come "il ricordo più bello in vent'anni di carrera". E, dopo lo spavento di un Covid preso in maniera pesante, il ritorno nel basket. "Questa è una piazza nuova, il girone è tremendo. Bello però ritrovare la Fortitudo, i tifosi che verranno fin qui si divertiranno, sarà una festa"



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