"Abbiamo concluso i lavori del consiglio dei ministri, abbiamo approvato un nuovo decreto legge concepito per affrontare questa nuova fase. C’è una risalita della curva di contagio, di qui la deliberazione di prorogare lo stato d’emergenza fino al 31 gennaio". Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "Abbiamo ritenuto opportuno e necessario recuperare quel rapporto tra stato e regioni che avevamo costruito anche nella fase più dura. D’ora in poi le regioni potranno adottare misure più restrittive rispetto a quelle adottate a livello nazionale. Invece, saranno limitate nell’adozione di misure di allentamento: lo potranno fare solo d’intesa con il ministro della Sanità". Queste le parole del premier Giuseppe Conte nel punto stampa dopo il Consiglio dei Ministri di oggi. Le Regioni quindi perdono la facoltà di emanare provvedimenti meno restrittivi rispetto a quelli statali, salvo specifici casi. Nella fattispecie, come si legge nel comunicato stampa del CDM si prevede che le regioni, nei limiti delle proprie competenze regionali e di quanto previsto dal decreto-legge n. 33 del 2020, possano introdurre temporaneamente misure maggiormente restrittive, ovvero, nei soli casi e nel rispetto dei criteri previsti dai dpcm, anche ampliative, introducendo in tale ultimo caso la previsione della necessaria “intesa” con il Ministro della salute.

Da capire come questo avrà impatto sulle "regole di ingaggio" per l'ingresso negli spettatori nei palasport.
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