Per Virtus e Milano - sostanzialmente - l’Eurolega è finita, dato che dopo le sconfitte di giovedì nessuna delle due ha più speranze playoff. Entrambe hanno mancato l’obiettivo, è inutile girarci attorno: la Segafredo esordiente nella competizione voleva agganciare le prime otto posizioni, l’Olimpia addirittura puntava dichiaramente alle Final Four. Non è andata così, e se i bianconeri non sono mai intervenuti sul mercato, i biancorossi invece l’hanno fatto eccome, con innesti di alto livello come Luwawu-Cabarrot e Napier.

Fallita anche per entrambe la Coppa Italia, resta un solo trofeo in palio, quello che potrà raddrizzare la stagione di chi lo vincerà,e condannare gli altri ad una annata negativa: lo scudetto.
Il titolo italiano sembra ormai una corsa a due: negli ultimi due anni la finale è sempre stata Virtus-Milano, con un successo a testa, entrambe le volte facendo saltare il fattore campo. Con tutto il rispetto per le avversarie, Tortona in primis, tutto lascia pensare che sarà così anche quest’anno.

Domenica c’è un antipasto della sfida che ci sarà a giugno, con una partita che vale una buona fetta di primo posto.
Al momento l’Olimpia - che ha vinto la partita di andata 74-96 - sembra in un momento migliore dal punto di vista fisico, anche se ha appena perso Pangos per un paio di settimane. La Virtus avrà sempre fuori i suoi due giocatori più fisici (Cordinier e Ojeleye) e vari altri elementi in condizione precaria.
Sicuramente la sfida di domani al Forum è importante, ma la cosa che conterà di più sarà arrivare nelle migliori condizioni fisiche al momento opportuno, ovvero all’inizio dei playoff. E bisognerà capire anche chi - tra Scariolo e Messina - riuscirà a trovare la formazione migliore da mettere in campo, dato che in Italia le regole impongono 6 italiani a referto. Parecchi stranieri - pertanto - dovranno andare in tribuna.

Si gioca domani alle 18, diretta in chiaro su Nove, Eleven e Nettuno Bologna Uno.

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