A proposito della positività di un giocatore e un assistente allenatore di Varese, il DS Mario Oioli è stato sentito da Damiano Montanari per il Corriere dello Sport. Un estratto dell'intervista.

"Abbiamo sentito la Legabasket e la FIP per una interpretazione più chiara del Protocollo in merito alla situazione che stiamo affrontando. Ci è stato risposto che eravamo autorizzati a disputare la partita con i giocatori testati e risultati negativi"

Il problema nasce dal fatto che, come riportato, la Fortitudo avrebbe preferito venisse effettuato un secondo tampone, ma il Protocollo dice sì che in caso di un positivo ce ne sia bisogno, ma non stabilisce quando. "Se uno o più componenti di un team dovessero essere positivi al Covid all'esito del tampone effettuato entro e non oltre le 48 ore antecedenti la gara, saranno allontanati dalla squadra, verranno isolati e seguiranno il percorso previsto dalle autorità competenti. Tutti gli altri componenti saranno sottoposti ad un ulteriore tampone. I componenti del team risultati negativi al primo tampone potranno comunque proseguire l'attività sportiva nelle more dell'esito del secondo tampone".

Mancando questa chiarezza, il DS di Varese Oioli prosegue dicendo il secondo tampone non era fattibile "Perchè materialmente e fisicamente non era possibile, e perchè FIP e Lega ci hanno autorizzato a giocare beneficiando della modifica alle DOA che prevede la possibilità di andare in panchina con solo nove giocatori di cui 4 italiani. Non essendo stati testati, non possiamo portare ragazzi delle giovanili"

(Foto Marco Guariglia - Varesesport.com)

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