Sergio Scariolo - Complimenti all'Olimpia, come in tutta la serie la squadra di casa ha avuto più energie dell'altra e il fattore campo è stato decisivo. Ma io sono molto molto orgoglioso dello sforzo fatto dai miei giocatori e non solo in questa partita, specie i veterani che avevano davvero poca benzina. Per tutta la stagione la squadra ha dimostrato una tremenda coesione, un grandissimo orgoglio competitivo, la compattezza per superare momenti difficili e tanti infortuni. Abbiamo fatto un grandissimo playoff, e la sensazione è che tutti abbiamo dato il 100%: questo amareggia per il risultato, ma non si può essere delusi o arrabbiati. Quindi ringrazio tutti, staff e giocatori, perchè siamo arrivati fino all'ultimo senza mollare mai. I 12 punti di scarto del primo quarto sono stati quelli finali, si può dire. E abbiamo giocato una grande pallacanestro, di altissimo livello, magari non a traino delle tendenze dominanti del pick and roll e tiro da tre ma cercando di variare le scelte e quando abbiamo avuto salute siamo stati validi anche in difesa. E quindi sono molto contento per la qualità del nostro gioco, il rimpianto è per tiri ben costruiti che non ci hanno permesso di creare una piccola striscia, o gli ultimi minuti della regular season, ma è il caso di pensare anche alle cose fatte bene. Tre finali, buon percorso in Eurolega, non posso pensare ad avere rimpianti. Cosa è mancato in attacco? Non abbiamo mai fatto canestro pur avendo avuto tanti tiri aperti. Dietro abbiamo avuto rendimento, ma sbagliando tanto ti metti addosso uno zaino pesante, un calo di fiducia che ti resta sulle spalle. E non abbiamo trasformato in canestri i tiri costruiti. L'assenza di un giocatore chiave in area? Anche questo non è un rimpianto: è una cosa di cui si è parlato, ma se le cose non si possono fare si finisce di parlarne. Ma dobbiamo essere orgogliosi di essere arrivati fino in fondo senza aver inserito rinforzi, giocando la settima partita di una serie bellissima contro una squadra che ha meritato. Sappiamo benissimo quale è la dimensione dei nostri avversari, ma non ci siamo rassegnati, abbiamo lottato, abbiamo fatto tutti gli sforzi possibili, sono mancati i canestri. Anche questo è motivo di orgoglio, avendo affrontato una grande squadra che ha fatto una operazione importante inserendo Napier: grande squadra, giocatore e allenatori, è motivo di orgoglio essere arrivati all'ultimo guardandoli negli occhi. Abbiamo fatto un grande playoff, quando siamo riusciti ad avere l'organico al completo e una accettabile condizione da parte di tutti. Si deve stringere la mano all'avversario quando dimostra di avere qualcosa più di te. Abbiamo spremuto tutto il potenziale della nostra arancia, è uscito un buon succo e una buona pallacanestro, chi capisce lo sport sa quello che abbiamo fatto. E' stato fatto il massimo, ora cercheremo di rimarginare la ferita perchè abbiamo dimostrato che potevamo anche vincere. Il futuro? Ne parleremo martedì, tutti sanno come stanno le cose, se ci baseremo sulla realtà e non sulla fantasia le cose usciranno.

Ettore Messina - Ogni giocatore poteva avere motivi di insoddisfazione, per il minutaggio o per il ruolo, ma tutti sono stati capaci di mettere da parte queste cose per dare il massimo. Ringrazio tutti, e ognuno potrebbe dire cose più importanti di quelle che potrei dire io. E ci ritroveremo tra un paio di mesi per riprendere. Passano gli anni, ma vincere è sempre una bellissima sensazione. Pochissimi avrebbero pensato che una squadra sarebbe stata in grado di vincere quattro partite in casa, ma noi siamo riusciti a contenere i loro grandi tiratori e siamo stati in grado di giocare una gara molto concreta. L'anno scorso, finita la serie, c'erano state polemiche molto forti, e vorrei dire che noi non facciamo le cose per vincere 'contro': di tante cose che sono uscite non me ne può fregare di meno, non vivo per le ansie di rivalsa, ne ho sentite di tutti i colori e non ho né la voglia né la motivazione per dimostrare chissà cosa. Sono cose che non leggo, perchè se le leggessi ci starei male. Ma sono sempre gli stessi 7-800 che insultano, e allora io penso solo di essere felice per la mia famiglia e per il pubblico, anche dopo aver giocato una prima parte di Eurolega scadentissima. Datome? Come fosse stato tenuto in naftalina per tutto l'anno, tante bestemmie per quando non riusciva ad essere in condizione, ma il ringraziamento è per chi lavora anche nei giorni liberi per rimettere in sesto gli infortunati. E' stato il nostro MVP. Se mi sono sentito in discussione durante l'anno? Con i signori Armani e Dell'Orco non funziona che se uno perde una partita cambia idea rispetto a quanto detto prima, altrimenti non si sarebbe vinto e io non sarei venuto qui da San Antonio. Qui non si decide con la pancia dopo l'ultimo risultato, al massimo posso essere io a pensare di cambiare se le cose non vanno bene. In un certo momento ho anche pensato che forse si poteva fare un cambio, e fosse stato necessario me ne sarei andato senza problemi contrattuali come ho già fatto altrove.

Giorgio Armani - E' difficile che io sia felice in modo plateale, è un'occcasione buona per sperimentare anche questo nella mia vita. L'emozione che dà la gente che applaude al Forum è speciale.

Oggi "Black And White" alle 19 su Nettuno Bologna Uno
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