Durante la trasmissione radio “Effe trasmetto per te” condotta da Matteo Airoldi su Radio 108 Web, è intervenuto coach Stefano Michelini. Voce e commentatore tecnico delle partite trasmesse su Rai Sport, oltre che ex allenatore di diverse squadra tra cui anche la Fortitudo Bologna. Michelini è ancor oggi molto legato ai colori biancoblu e a “Effe trasmetto per te” non ha fatto mancare i suoi tanti ricordi.

Queste le sue parole, riportate da basketmagazine.eu:

“Io a 9 anni entrai in Furla a fare minibasket. Rimasi stregato e ringrazio ancora mia madre per avermi portato. Il mio istruttore era Gary Schull con Paolo Bosini. Da li gli anni in Fortitudo nel settore giovanile fino ad arrivare al 1978 quando divenni assistente di John McMillan in A1. Quei ragazzi con cui siamo ancora in contatto, tanto che a breve faremo una cena a Bologna. La Fortitudo per me rappresenta la partenza della mia carriera. Non lo nascondo e non mi vergogno, sono bolognese fortitudino. Quando c’è il derby infatti tifo i biancoblu. Ho comunque allenato anche la Virtus e sono tanto grato a quella società.”

Dopo le partite della Supercoppa, una valutazione sulla Fortitudo. “Tutti hanno già parlato di questa Fortitudo. È una squadra dal grande potenziale offensive con Banks, Happ e Aradori abituati ad avere la palla in mano. Tutti e tre sanno palleggiare e andare in uno-contro-uno. L’equilibrio della condivisione dei tempi di gestione della palla sarà di fondamentale importanza. Dietro a questi giocatori ci deve essere la crescita dei due altri americani alla prima esperienza importante, Fletcher e Withers. Dalla loro crescita dipenderanno molte cose, nonostante siano giocatori che dipendono dai tre tenori.
La regia, inoltre, con Fantinelli e Sabatini, in veste di giocatore di rottura. Non saranno solo loro, perché in certi frangenti vedremo una regia totale con Banks playmaker e anche lo stesso Happ. L’ex Cremona è l’unico centro in grado di prendere il rimbalzo, partire in palleggio, passarsi la palla dietro la schiena e servire un assist. Infine voglio parlare di Totè, Palumbo e Dellosto. Per Totè sarà un anno fondamentale. È del 97, è giovane ma ha già esperienza. Ha un enorme potenziale, direi da Nazionale. Deve trovare continuità. Palumbo è giovanissimo e di ottime speranze, mentre di Dellosto ho ancora negli occhi il derby di Supercoppa giocato da leader. Non si può non chiudere con Mancinelli. Il Mancio dovrà stare bene e dare minuti di esperienza.”

Qualche neo emerso in Supercoppa. “In primis la vocazione difensiva. Meo Sacchetti dichiara con grande onestà intellettuale la sua volontà di dare responsabilità ai propri giocatori. Fa giocare una pallacanestro veloce e votata all’attacco. La vocazione difensiva di questa Fortitudo non è straordinaria. In un basket sempre più aggressivo e fatto di intimidazioni in area, diciamo che Happ e Totè non siano degli intimidatori. Però la Fortitudo dovrà compensare con la velocità e giocare in contropiede. Sarà però importante difendere forte nei momenti chiave della partita.”

Il cammino europeo può condizionare la stagione della Fortitudo? “La Fortitudo, nonostante quel che si dice, non ha un roster corto. Ha la possibilità di ruotare dieci giocatori e poi il mercato è sempre aperto. Dopo il Covid, bisogna tornare a guardare con lungimiranza ai giocatori, a come possono crescere. Questa Champions League, con il cambio di format, regala spazio per recuperare visto che si gioca ogni 15 giorni. Tutte le avversarie sono squadre abituate a giocare partite di un certo livello. È un’opportunità interessante.”

Un pensiero su Reggio Emilia di Antimo Martino. “Sono felice di vedere una società con quattro nuovi soci in un periodo difficile come questo. Voglio fare un plauso a Martino per aver dato finalmente a Leonardo Candi un ruolo di grande responsabilità. Secondo me potranno dare tanto anche Baldi Rossi e il giovane Bonacini. Ho un debole per Ibrahima Cham. Per ma ha una maturità e una presenza superiore a quella di Diouf. Cham è un ragazzo veramente interessante. Taylor può dare di tutto, Elegar è un mestierante sotto canestro e Justin Johnson può fare l’ala forte ad altissimo livello. Kyzlink, Blums e Bostic rendono Reggio Emilia una squadra molto interessante.”

Una previsione del campionato. “Milano ha fatto gli aggiustamenti gusti rispetto agli errori dell’anno scorso. È partita prestissimo nella preparazione e quindi si è messa in moto prima di tutti. Ha 15 giocatori e parte favorita. Se c’è un neo direi che l’Olimpia non gioca molto spalle a canestro. La Virtus è la sfidante numero uno. Può crescere molto. Sono convinto che le V Nere proverà a giocare a minor numero di possessi, andando più spesso possibile in area. Venezia è “l’usato sicuro”. È un’ottima squadra. L’importante è che “l’usato sicuro” non diventi “usurato sicuro”. Oltre a queste tre, onestamente, aspetterei una decina di partite. Ancora non è facile fare previsioni. C’è equilibrio, il livello si è alzato. La lotta per la salvezza sarà epica e quindi sarà un campionato interessante.”

Un pensiero su Sassari e Pozzecco. “Credo che Pozzecco debba riequilibrarsi perché è molto preoccupato per il Coronavirus. Lo vedo teso. Lui sa che deve calmarsi, è importante per lui e soprattutto per la sua squadra e società. La Dinamo è ancora lontana da poterla giudicare. La propria ala forte titolare, Justin Tillman, ancora non ha mai giocato. Nella storia recente di Sassari, il 4 è un ruolo fondamentale con Thomas e Pierre. Quindi aspettiamo di vedere la squadra al completo. Giocherà per i primi cinque posti.”

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