SALVATORE GENOVESE: LA MIA FORTITUDO
Questa sera, a giocare al PalaDozza con la maglia di Udine, ci sarà anche Salvatore Genovese, che ha giocato in Fortitudo nella stagione 2009-10. Quella squadra, allenata da Alessandro Finelli e con giocatori come Lamma, Cittadini, Gigena e Malaventura, riuscì a conquistare la promozione dalla B1 alla A2 al termine di una infuocata finale con Forlì, ma il tutto fu vanificato poche settimane dopo dal crack sacratiano.
Genovese, da ex biancoblu, ha scritto per noi questo ricordo.
Sono cresciuto negli anni in cui Bologna rappresentava il meglio del basket italiano, la Virtus contro la Fortitudo, la Fortitudo contro la Virtus, in Italia come in Europa.
Quando a 15 anni nel 2003 entrai per la prima volta al PalaDozza fu un emozione incredibile, giocavo nella Sicilia Messina, dopo negli anni di Varese ci rientrai tante altre volte al PalaDozza, sempre una grande emozione, un’attrazione a cui non si puó rinunciare.
Nel 2009 dopo un inizio d’estate impegnativo in cui partecipai con la nazionale sperimentale alle Universiadi ero al mare, a Favignana, aspettavo una chiamata ‘interessante’ per proseguire il mio processo di crescita lontano da Varese, quella chiamata arrivò, era la Fortitudo che sarebbe stata allenata da Coach Finelli e doveva tornare in serie A il prima possibile. Tutto ció che segue ormai è storia, vincemmo tutto ció che c’era da vincere grazie a un grande gruppo e grazie al sostegno di un intero popolo, purtroppo ciò che fu conquistato sul campo non ebbe seguito ma quella stagione rimase nel cuore di tutti.
Ho ritrovato la Fortitudo da avversario con la maglia di Montichiari molti anni dopo (stagione 2015/2016), prima durante la stagione regolare e dopo per uno scherzo del destino nella finale playoff, ho rivissuto l’attrazione per il PalaDozza e ho rivisto ma soprattutto sentito sulla mia pelle la spinta di quel popolo.
Oggi è tornato l’appuntamento con la Fortitudo, il PalaDozza e il suo popolo, un appuntamento che mi vede maturo, forse un pò invecchiato, ma non troppo, sarà un piacere e un onore, un piacere e un onore giocare una partita che sa di tradizione, Bologna contro Udine, un piacere e un onore provare a violare il tempio.