No, non si possono avere estati tranquille quando si segue la Fortitudo. E, dopo una giornata di comunicati dove per l'uomo della strada è diventato difficilissimo capire cosa stia capitando nella cordata - e, peggio, chi possano essere i buoni e chi i cattivi - la cosa certa è che il tempo passa e che, purtroppo, la buona volontà poco può in questi casi.

Dubbi, ombre, il passato: come ha riportato Jack Bonora ieri a E-Tv, l'ex Christian Pavani ha raccolto gli indirizzi mail delle testate giornalistiche per girare il comunicato di Giorgio Bresciani, e a questo punto è difficile pensare che tra i due non ci siano interessi comuni che non siano solo l'amicizia. Ed, evidentemente, i patti iniziali sulla non operatività dell'ex calciatore sono saltati e, di riflesso, fatto saltare la sua presenza in cordata. E anche le problematiche su Perez dimostrano, in un certo modo, quelli che sono i difetti delle cordate: mai si può sapere cosa ci sia dietro gli ingressi, e che non c'è una vera e propria autorità economica che possa dettare le regole. E se ognuno è pronto ad uscire in caso di non conferma delle proprie idee, allora il problema diventa serio.

Ad ogni modo, è chiaro il tentativo di Stefano Tedeschi di andare avanti per la propria strada, tenendo testa a tutti i tentativi di reinserimenti da parte del passato anche a costo di perdere pezzi per strada. Ma è anche evidente come, per allargare la base societaria, si è andati a cercare elementi con un fattore di rischio che, poi, si è rivelato nocivo. E a questo punto i tifosi sperano nel riavvicinamento con Matteo Gentilini, che a Repubblica dichiara di stare alla finestra, mentre almeno la sponsorizzazione non è in discussione.

Poi, la squadra. Sempre Jack Bonora ha raccontato come ci sia già stato un colloquio tra Caja ed Aradori, specificando come la scelta di non cercare di tenere Candussi sia figlia della necessità di mettere attorno al sempre confermato numero 4 Fortitudo giocatori che possano difendere anche per lui, cosa che Candussi non era in grado di fare. E, oltre a Bolpin, come riporta oggi il Carlino pare fatta per il lungo americano Kyndahl Hill, 201 centimetri, ex Urania Milano (13+7 di media, prove non brillanti contro la Fortitudo) e, in precedenza, Eurobasket Roma (14+8).

(foto Urania Milano)

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