Alessandro Abbio è stato sentito da Luca Sancini per Repubblica. Un estratto dell'intervista.

"La vittoria della coppa contro Vitoria? Beh fu tutto l'anno bellissimo, era quello del Grande Slam con il successo anche in Coppa Italia e lo scudetto vinto in finale contro la Fortitudo. Appena arrivai a Bologna subito mi parlarono della maledizione della coppa, della notte di Strasburgo e di questo trofeo, il più prestigioso, che mancava però nella bacheca di una società gloriosa come la Virtus. Il tarlo ce lo togliemmo a Barcellona, poi la sfida con il Tau : finimmo subito ko in casa ma a noi mancava Rashard Griffìth che rientrò per gara 2, che vincemmo con lui a dominare l'area. A Gara 3 nei Paesi Baschi fu ancora vittoria, ma in gara 4 ci spazzolarono. Era uno squadrone il Tau, fìsico e talento: Alexander, Oberto, Foirest, un giovane Scola e il lituano Stombergas che era stato anche da noi in Virtus. Gara 5 qui la controllammo, fu una partita non bella ma con noi sempre in vantaggio e festeggiammo con i tifosi in mezzo al campo. Eh sì, nella foto la alzo io la coppa.

Venerdì? Questa fila di sconfìtte pesa, e vedere questa repentina discesa in classifica ha fatto chiedere a tutti se eravamo saliti più in alto di quanto fosse reale. I cali in una stagione sono sempre esisti, ma me lo aspettavo prima. Comunque vedo l'andamento della stagione che ha avuto Daniel Hackett e resto ottimista: dopo l'infortunio è tornato un leone ed è clamorosamente importante per questa squadra, lui è il giocatore chiave. Lo prendo come esempio di un gruppo che tra infortuni e cali, ha giocato anche brutte partite ma ha tutto per finire bene la stagione. Serve in tutti piu continuità, mi piacerebbe vedere Mickey con meno black out, lui che ha grandi doti fìsiche ma a volte è impalpabile. Vediamo se Cordinier recupera, altrimenti si finisce per andare sempre da Shengelia"

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