Dura solo 20’ la Fortitudo al suo esordio in campionato, in una Cento che sarebbe potuta essere la trasferta ideale per adeguarsi alla categoria: gemellaggio, festa iniziale e non certo climi ostili. Però poi c’è anche la partita, da giocare, e con le difficoltà di una squadra ancora lontana dal conoscersi bene e dal capire dove andare a parare nei momenti di bisogno ci sta che manchino le giuste boe dove andarsi a tranquillizzare.

Dalle sabbie mobili dei primi timidi approcci squinternati prova ad uscirne Fantinelli prima con buona capacità di capire dove mettere i piedi, e Aradori poi con il classico tiro da 4. Si fa 14-5, poi Cento riappare con qualche azzeccato assalto al fortino, limitando i danni al 18-14 del 10’.

Si lascia spesso tirare Cento da fuori gestendo i rimbalzi meglio che in altre occasioni, ma dai e dai prima o poi i padroni di casa ne trovano due di fila per il sorpasso (24-23 al 15’) davanti a seconde linee bolognesi meno pepate dei titolari. Cucci è più panna che tortellino, Panni si perde per strada, e serve tornare dagli omoni. E allora, con Barbante migliore tra i lunghi a Aradori a 3 punti per possesso si arriva al massimo vantaggio (35-25), eroso al 37-29 del 20’.

La regolare velocità di crociera viene interrotta da un buon momento di Marks che quasi impatta da solo (46-45 al 26’), ma tra una cosa e l’altra la Fortitudo trova sempre da chi andare, anche se – come Barbante – non è tra i previsti protagonisti. Stesso Barbante che però, con un antisportivo su Ulaneo, fa esaltare l’arena di casa fino all’impatto di Archie, 54 pari, al 30’.

Ogni girar di panchine porta Bologna a leggeri cali di tensione, ed è male quando questo sfilaccia la difesa, in particolare, permettendo ad Archie tre triple consecutive dall’angolo. Diventa sorpasso Cento, 64-60 al 36’, e anche discrete occasioni ciccate, liberi, per andare pure oltre. Però dall’altra parte non si segna più, si va a -5, e troppi sono i secondi possessi concessi agli avversari. Un fallo di Italiano su Zampini, più duro che cattivo, porta ad un antisportivo e al +7 locale. Rimane poco, se non il rammarico di averci, forse, capito poco nei momenti decisivi.


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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