Paolo Paci è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

"Mi sento bene, mi è tornato l'entusiasmo che avevo, spero di avere portato questa energia qui a Rieti. Mi dispiace che i risultati non stiano arrivando a livello di squadra. Domenica avremo una partita molto importante a Ravenna. Entrambe siamo appaiate in fondo al girone salvezza. Vincere sarà fondamentale.
Della Fortitudo mi resta amarezza e rammarico. Mi sarebbe piaciuto avere più opportunità in una piazza così importante. Purtroppo le cose non si fanno da soli e succedono. Sono comunque contento di avere conosciuto il mondo Fortitudo e i tifosi probabilmente nel momento migliore della stagione, e soprattutto di avere potuto lavorare con compagni di squadra di altissimo livello e con un preparatore atletico super preparato come Renzo Colombini. Il mondo della preparazione atletica potrebbe essere il mio futuro. Renzo sarà sempre per me un maestro.
Ci sono sicuramente delle dinamiche che non ho capito e che oggi, alla soglia dei 33 anni, non mi interessano. I dubbi possono rimanere. Mi dispiace solo non avere avuto il tempo e le possibilità di dimostrare il mio valore, come era accaduto a Milano e come sta succedendo ora a Rieti, ma capita. Non sono una persona che porta grande rancore verso qualcuno.
Penso che tutti gli elementi influiscano, dai tifosi alla squadra e a fattori extra campo. Essere professionisti significa anche superare i problemi che vanno al di là della squadra e del campo.
Tornare? Sì, mi piacerebbe, anche per salutare coloro che hanno creduto in me dall'inizio e che non hanno potuto vedermi esprimere il mio potenziale, non solo per demeriti miei, ma anche per responsabilità di altre persone"


(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

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