IL RUSH FINALE DELLA FORTITUDO, CON LA CRESCITA DI PROCIDA DA VALORIZZARE
Passata la nottata del derby, resta in bocca alla Fortitudo l'agrodolce sapore dei complimenti scevri però da qualsiasi miglioria in classifica, e l'ovvia considerazione per cui, ora, ogni partita o quasi sarà da trattare come la classica ultima spiaggia. Torneo da bar, utilizzando citazioni dallo sport minore, a partire da domenica prossima a Trieste dove si spera di non avere problemi nella situazione fisica di Groselle, che per Damiano Montanari di Stadio ha una caviglia da rivalutare nei prossimi giorni.
Toccherà poi ad Antimo Martino dosare al meglio i propri giocatori, dopo una gara in cui per forza di cose l'attenzione statistica si è soffermata sul minutaggio di Procida, quasi inversamente proporzionale al rendimento in campo. 15 punti di media nelle tre recenti gare in cui l'ex Cantù e un approccio fisico e dinamico che nel suo ruolo nessuno ha, nel roster Fortitudo: sfruttata al meglio la possibilità di farsi notare in queste giornate di assenze, andrà ora presa in considerazione la necessità di ritagliargli uno spazio superiore, con la necessità di erodere qualcosa all'altrimenti inamovibile Aradori e ad un Feldeine che, fin qui, ha prodotto percentuali pessime (31% al tiro complessivo) e situazione fisica mai davvero felice. Va bene affidarsi ai veterani, ma qui qualcosa sta cambiando.
Questa è la situazione in casa Fortitudo, con l'obbligo di vincere nell'ultima parte della stagione anche più di quanto non fatto finora, sperando di poter portare la stessa carica del derby anche in partite che non saranno nè complesse nè suggestive come quelle con la Virtus, ma che decideranno, molto semplicemente, se l'anno prossimo di derby ce ne saranno ancora, o no.
Elementare.
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)