LAVOROPIU' BOLOGNA - CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 77-79
E adesso si continui pure, a dire che la Fortitudo gioca meglio quando sono in di meno, specie tra gli esterni. In una partita di altalene clamorose (56 beccati nel primo tempo, 23 nel secondo) vince Pesaro, perché quando si arriva allo scadere con le uniche due guardie, Banks e Aradori, in totale mancanza di ossigeno, ci sta che gli altri possano viverla meglio e portarla a casa. Pur in un atroce ciapanò finale, tra palle perse e ferri scheggiati, ma quando si gioca davvero in pochi è dura trovare alternative, ad un certo punto, all’assalto disperato e privo di ossigeno.
Si parte con ottimo giro di palla contro la non consistente difesa – specie in area – pesarese, e con Bulgaria difensiva che concede poco in area, ma che lascia troppi spiragli agli ispirati tiratori pesaresi. Per cui, a farne 2 e a beccarne 3, ecco che il buon inizio (22-14, con l’ottimo Totè in primis) viene lentamente eroso. Il neo negativo Robinson entra, colomba, impatta, 25 pari al 10’.
Il ruotar di cambi è una sciagura, per la Fortitudo, che tra i due quarti becca un 22-2 di parziale che porta dal +8 al -12, addormentando la palla davanti e non chiudendo mai il gioco dentro-fuori dietro. Chiaro che se Pesaro segna anche bendata – vedi atroce tabellata di Massenat – c’è poco da fare, ma bastano due ribaltamenti, ai Repesa’s, per mandare in tilt le rotazioni bolognesi. Totè fa e disfa, gli altri nicchiano, 56-41 all’intervallo.
Difendendo in modalità seconda parte della stagione e non come eravamo prima, per la Fortitudo è un attimo recuperare quasi tutto il divario, 17-4 in 6’ e partita riaperta. Ci sarebbe di che provarci, ma anche questa volta il minimo modificare il quintetto base è tanto inevitabile quanto deleterio, e quasi melinando Pesaro risale dal +2 al +10. Ed è 68-58 al 30’.
Pur con limiti su ogni palla vagante, la Fortitudo continua a difendere bene a metà campo togliendo il fiato ai superficiali portatori di palla ospiti, e nuovamente si arriva in scia, con impatto dopo ennesima persa pesarese e schiaccione di Hunt per il 70 pari. Diventa un punto a punto, con Banks che prima mette il tiro da 4 del sorpasso, poi cicca il +5. Pesaro torna avanti, Baldasso impatta, poi l’ennesima vagante non gestita permette alla Vuelle un secondo possesso. La buttano via loro, la ributtano via di qua, e allora vincono gli ospiti, rocambolesca e forse insperata, ad un certo punto.
(foto Ciamillo - Fortitudo Pallacanestro Bologna 103)