POMPEA BOLOGNA - DOLOMITI ENERGIA TRENTO 93-68
E adesso andatelo a raccontare, che ‘sta Fortitudo debba lottare principalmente per la salvezza e altri voli fin troppo rasoterra. Se Trento doveva essere una specie di banco di prova per valutare lo stato dell’arte, e anche – soprattutto – uno spareggio per la metà classifica, ventellare senza nessun problema, per i Martino’s, è stata la dimostrazione che, insomma, le cose forse ora dovranno essere riraccontate. Senza eccessi di Pindaro, ma iniziando a dire le cose come stanno. E il sabato del pre Immacolata, per la Bologna biancoblu, è solo di felicità.
Si parte con tabellone che mette tra i trentini un quartetto (Jordan-Pippen-Bryant-O’Neal) per cui il quinto sarebbe potuto essere pure lo scrivente: alla correzione, è chiaro che i reali starters ospiti non sono la stessa cosa, e tra disastri da un lato e concentrazione dall’altro ecco il 18-5 Fortitudo. Si girano le panchine, ma per Bologna continua la goduria, con la sesta tripla del quarto, a firma Fantinelli, che chiude i primi 10’ su un non prevedibile, all’inizio, 30-13.
Con Craft in campo Trento è più squadra, e la Fortitudo fatica a capire che non bastano 10’ per darsi già al Badedas. Perse, contropiedi concessi, e 33-26 a dimezzare lo scarto: serve tornare dai titolari, ed è un attimo che quello che era torna ad essere, con Sims e Leunen a fare i propri comodi, AleGent a fare da inatteso sesto uomo per Bologna, e la difesa trentina che, in area, concede l’impossibile. Ergo, 50-32 al 20’.
Tonnellate di sigarette fumate nell’intervallo, nuvola di tabacco in campo, ma Fortitudo che continua a vedere benissimo il campo, con Aradori prima e Robertson poi che non hanno problemi a muovere il tabellone tanto, tanto, tanto. Trento assume credibilità solo quando rimette dentro il solito, acciaccato Craft, ma attorno ci sono facce mosce. Par facile, 74-51 al 30’.
Il resto è un rapido correre verso il 40’, con la Fortitudo che nulla lascia all’altrui illusione e che permette anche alle altrimenti poco ispirate seconde linee di fare qualche cesto. Si tiene sempre il +20 minimo, segna anche il bimbo Buscaroli, la gente canta pensando quel che porterà il Natale, alla prossima.
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)