Buon 2019 a...

Virtus - Che si possa trovare un punto di incontro tra potenziale economico, potenziale tecnico ed esigenze del pubblico: roba difficile, in casa bianconera, ma non impossibile.

Fortitudo - Fosse. Che fosse. La volta buona?

Stefano Sacripanti - Arrivare in Virtus è onore e onere: sappia che con due vittorie di fila verrà acclamato, con due sconfitte avrà la coda di gente pronta ad aiutarlo per fare la valigia. Che il rendimento gli permetta di lasciarlo in cantina, il trolley.

Antimo Martino - Matteo Boniciolli. Alex Finelli (inutilmente, ahilui). Dario Bellandi. Mauro Di Vincenzo. Andrea Sassoli (due volte). Lo potremo aggiungere anche il suo, di nome?

Brian Qvale - Che il capitano faccia il capitano, ricordandosi di chi lo ha preceduto in questo ruolo.

Stefano Mancinelli - Per adesso è stato capitano non giocatore. Però, anche se alla cena di Natale scherzava sul fatto di essere stato messo al tavolo dei dirigenti, qualche zompo in campo ce lo può ancora dare, vero?

Pietro Aradori - Sembra sempre gli manchi qualcosa, per essere leader non solo statistico ma anche emotivo. Riusciremo a fare questo salto di qualità?

Marco Martelli - Amato e adorato dal pubblico Virtus quando era lontano, acclamato al suo ritorno a casa. Ricordi che, però, è un attimo perdere il credito: da commentatore lo sapeva, e questo potrebbe essergli buono.

Maarten Leunen - Gli ultimi (pescati sul mercato, quando ormai radioportico non sapeva più che nomi attribuire al "lungo Fortitudo") saranno i primi?

Alessandro Dalla Salda - Sudi, si spettini (nel limite dei limiti tricologici), ma tenga conto, lui e la proprietà, che la Virtus non è solo un progetto economico, ma anche un popolo che non può accontentarsi, con queste premesse, di vedere l'ottavo posto come un gol.

Alberto Bucci - Che il destino ce lo conservi così come è per altri tremila anni.

Christian Pavani - Di cotte e di crude, con i difetti e l'entusiasmo del neofita. Ma chi si ricorderà degli sfondoni recenti (Metano Nord, in primis), se alla fine, e sottolineiamo se?....

Alessandro Ramagli - Il tributo del pubblico Virtus, il giorno della trasferta a Pistoia, a ricordargli che la storia l'ha fatta anche lui, eccome.

Matteo Boniciolli - Ingombrante, poco diplomatico, ma qualcuno può negare che abbia fatto anche lui la storia della Fortitudo?

Kenny Hasbrouck - Facesse la doppietta (retrocessione con la Virtus e promozione con la Fortitudo) entrerebbe nell'Olimpo di San Felice.

Gianmarco Pozzecco - Che possa capire cosa vuole fare, da grande.

Stefano Comuzzo - Il Maestro.

Marco Belinelli - Quando smetterà ci accorgeremo, al netto delle assurde critiche di parte della città, che un bolognese (persicetano, per la precisione) capace di un decennio e oltre in NBA non nasce tutti i giorni. Nemmeno tutti gli anni. Forse nemmeno tutti i secoli.

Il Civ - Che la sua Matteiplast gli dia le gioie che merita.

Paladozza - Resta, per tutti, il numero uno.

Franz Quaglia - Il più grande, a prescindere.

Bicchiere - Sempre nei nostri cuori.

Marco Tarozzi e Andrea Tedeschi - Da giornalai, che il 2019 ce li conservino così come sono, perchè a volte tenerci a bada è un po' come badare ad una classe nemmeno tanto disciplinata.

Noialtri di Bolognabasket - Per la resistenza.

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