(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

E’ curiosa, la storia della Fortitudo che è 9-1, quindi ben al di sopra delle aspettative estive, ma che da un lato rifugge qualsiasi collegamento mentale all’essere favorita del campionato, e dall’altro si trova con mezza squadra, o quasi, messa in discussione, o comunque criticata, dall’allenatore. Così, più per inerzia che per reali richieste o necessità, la rumba dei possibili nomi di mercato è figlia più del voler capire se ci possono essere occasioni di puntellare senza ribaltare, o anche solo di evitare di mandare Caja al manicomio (cit.) durante allenamenti dove, evidentemente, non tutti vanno alla stessa velocità.

Richieste ufficiali o altre cose non ce ne sono state, ma è chiaro che prima di andare a capire chi e cosa possa essere liberali si dovrà valutare chi, nel caso, salutare. Il rendimento insoddisfacente di Morgillo, in vistoso calo dopo qualche buona uscita settembrina, lo rende uno dei primi candidati anche se finora le proposte arrivate in Fortitudo non sono mai andate a buon fine. Così anche Giordano, di fatto mai mandato in campo da Caja che per questo ha dovuto abortire l’idea iniziale di mettere Panni nel ruolo di cambio del 2. Per ora meno sulla graticola Conti, sebbene sia stata persa l’occasione del quintetto e sabato, a Cividale, sia uscito dai 10 nonostante le precarie condizioni di Fantinelli e Bolpin (che, tra le righe, in questo inizio settimana ancora non sono riusciti a recuperare dall’influenza): su di lui, malgrado qualche offerta dalla B – in particolare Avellino, che ha appena cambiato allenatore, o magari Imola in caso di ribaltoni societari – sia arrivata, il giudizio rimane sospeso. Così come quello su Taflaj, il più sacrificato nei ballottaggi tra senior.


Una eventuale – eventuale – forte offerta per due giocatori permetterebbe alla Fortitudo di cercare qualcosa che dovrebbe essere, appunto, un miglioramento della panchina senza costi aggiuntivi né cambiamenti di gerarchie che, a livello di titolari, finora vanno benissimo. Si dovrebbe cercare un cambio dei lunghi pronto ad accettare un minutaggio non garantito (e in giro non c'è tanto, ad esempio Barbante da Treviglio è dichiarato incedibile), visto l’ottimo rendimento di Ogden e Freeman, e successivamente un cambio in regia. Da qualche giorno Stadio fa il nome del pistoiese Gianluca Della Rosa, la cui posizione è però particolare. Nato a Pistoia e capitano della squadra, la cosa potrebbe farsi se la Fortitudo dovesse fare una proposta ufficiale, se Pistoia fosse d’accordo (dovrebbe trovare un italiano a sostituzione, viste le regole dei tesseramenti) e se il giocatore fosse d’accordo nel lasciare la piazza di cui è un piccolo eroe dopo solo due mesi di serie A.

Resta da capire quali siano le reali intenzioni della Fortitudo, perché diventerebbe difficile continuare a parlare di profilo basso e di promozione come un obiettivo non richiesto se venissero fatte manovre di rinforzo – pur ricordando come finora alcuni giocatori stiano rendendo ben meno della sufficienza – prima della primavera. Quando, cioè, un po’ tutte vanno ai classici saldi di fine stagione (altrui) per tentare il colpo gobbo. Ad oggi, comunque, si parla più di ipotesi, sia in entrata che in uscita, che non di vere e proprie trattative.

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