(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Riccardo Bolpin è stato sentito da Enrico Schiavina per il Corriere di Bologna. Un estratto dell'intervista.

 

La stanchezza

Se fossimo stanchi tante partite non le avremmo vinte. Soprattutto tutte quelle decise nei finali, e ce ne sono state parecchie. Tutti dicono che prima o poi dovremo crollare, ma io non vedo problemi: stiamo benissimo, avanti così.  Giocare tanto non mi pesa, anzi mi responsabilizza. Ho 27 anni e non mi sono mai sentito così bene, ma non per l'utilizzo, qualche minuto in più o in meno in partita cambia poco. Per maturità, completezza di gioco, è il mio anno migliore. Poi cose da migliorare ce ne sono sempre: letture, palle perse da limitare. E non ho mai tirato così male i liberi.

La serie A

È solo una speranza. Mancano 13 partite di stagione regolare, è ancora lunghissima. Poi siamo primi e vorremmo restarci, e anche andare a Roma per la Coppa Italia sarebbe una cosa carina. Ma nessun calcolo o tabella, stiamo abbottonati: una partita alla volta, come dal primo giorno

Il rapporto con il coach

L'avevo solo incrociato in partita, ma non lo conoscevo. Sentii però che mi avrebbe dato fiducia fin da allora, e mi convinse subito. E' vero che è duro, ma io mi ci trovo bene: l'aspetto che forse si vede meno dal di fuori è la ricerca dell'ordine, il sapere sempre esattamente cosa fare, in attacco e in difesa

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