MYERS E POZZECCO, MITI DELLA FORTITUDO E DELLA NAZIONALE
A Bologna il basket è un credo assoluto. Questo sport così dinamico e veloce è senza dubbio quello che maggior prestigio ha dato in tempi recenti al capoluogo emiliano, un luogo dove lo sport da sempre è un caposaldo della cultura locale. Andiamo a scoprire di più sulla tradizione della pallacanestro della Dotta, ripercorrendo glorie passate e nuove del panorama di questa disciplina sportiva.
Virtus: il simbolo per eccellenza del basket a Bologna
Nella città felsinea la realtà più importante per quanto riguarda la pallacanestro è sempre stata quella della Virtus, sconfitta nell'ultima finale Scudetto dall'Olimpia Milano, la grande favorita al titolo in gioco l'anno prossimo da quanto indicano le quote delle scommesse live. Nel capoluogo emiliano, c'è stato però un periodo nel quale l'altra realtà cestistica locale si è fatta valere alla grande. A cavallo tra gli anni '90 e 2000, infatti, la Fortitudo Bologna ha vissuto degli splendidi anni nei quali è stata a sprazzi la squadra più forte d'Italia e anche una delle più solide realtà del basket europeo. E tra i protagonisti vi sono stati due giocatori straordinari, capaci di fare grandi cose anche in Nazionale.
Myers, il primo grande rivoluzionario in Italia
Nato a Londra, ma di madre emiliana, Carlton Myers è stato uno dei primi cestisti italiani di colore a farsi notare per il suo talento, e dopo la trafila a Rimini si trasferì alla Fortitudo nel 1995, militando per ben sei anni nella 'Effe'. Erano gli anni in cui a Bologna la rivalità tra Virtus e Fortitudo divenne fortissima per gli ottimi progressi della seconda realtà cittadina, che provava a guardare negli occhi le V nere, la storica compagine felsinea. Furono anni di grandissimi scontri in campo e anche dopo il suono della sirena, come dimostrato da alcuni episodi extra sportivi. Myers, che da poco è stato protagonista di un bellissimo video dove è in compagnia del grande rivale Sasa Danilovic nella sua casa di Belgrado, fu in quegli anni la figura principale di una Fortitudo ambiziosa e mai doma, capace di ottenere il suo primo titolo italiano di sempre nella stagione 1999-2000, una stagione nella quale il nativo di Londra fu protagonista assoluto. Dotato di un gran tiro da lontano e di una tecnica individuale strepitosa, Myers fu poi uno dei simboli dell'Italia che ottenne prima l'argento agli europei di Spagna '97 e poi lo storico oro agli europei di Francia '99.
Pozzecco, genio e sregolatezza assoluti
Mai compagno di squadra in club di Myers, Gianmarco Pozzecco arrivò alla Fortitudo nel 2002. Playmaker di livello assoluto e capace di trovare i compagni con passaggi impensabili, la 'Mosca Atomica', come era soprannominato, giocò a Bologna due stagioni e mezzo, la prima delle quali fu la migliore in assoluto con 511 punti in 44 partite. Dal talento assoluto ma anche molto propenso a fare le bizze, il goriziano fece divertire tantissimo il pubblico della Fortitudo, formando anche parte della squadra che vinse il secondo titolo nazionale nell'annata 2004-05, quando però abbandonò Bologna per problemi con il tecnico Jasmin Repesa. Una delle sue migliori performance, tuttavia, resta quella con l'Italia alle Olimpiadi del 2004, quando fu tra i trascinatori di una nazionale che ottenne un prestigioso argento fermandosi solamente in finale contro un'Argentina piena di campioni.