Bologna, 4 febbraio –
Virtus Segafredo Bologna vs Akronos Tech Moncalieri: 69 – 46
(1Q 21 – 10; 2Q 33 – 16; 3Q 55 – 28)
Virtus Segafredo Bologna: Del Pero 3, Pasa 8, Rupert ne, Barberis 7, Dojkic 16, Andrè 6, Zandalasini 12, Orsili 5, Laksa 10, Cinili 2.
All: Ticchi
Akronos Tech Moncalieri: Cherubini 3, Landi 9, Reggiani 4, Sklepowicz 4, Landi ne, Katshitshi 2, Westebeld 6, Mitchell 14, Slavini, Trehub, Nicora, Jakpa 4.
All: Spanu
Basta poco e una partita di basket si trasforma in una magia: guardando il match tra Virtus e Moncalieri ci si rende conto di come una partita di 40 minuti ne sia effettivamente durata solo 10; tanti sono stati i minuti occorsi alle bolognesi per “doppiare” le avversarie e condurre lentamente la partita a ritmi più bassi del solito, verso la sirena finale, in cui il distacco tra le due formazioni si è fissato sul 69-46, cosa abbastanza inusuale per una squadra come la Virtus che raccoglie circa 80 punti a partita
Seguendo nel primo pomeriggio Sassari Campobasso, uno dei commentatori diceva che Schio e Virtus (e un gradino più in basso Venezia e Ragusa) giocano un’altro sport e puntualmente la conferma si è avuta nella prima serata quando La Virtus ha ospitato le ragazze di Moncalieri
Dicevamo un quarto e la partita è già finita e non basta che Parker guardi la partita con in braccio la figlia e che anche Rupert all’ultimo minuto sia relegata in fondo alla panchina ed un inedito quintetto con Dojkic, Laksa, Zandalasini, Cinili ed Andrè inizi a distanziare le piemontesi e allora via al riposo anche per le migliori e quintetti fantasiosi che vedono Zandalasini da portatrice di palle arrivare a presidiare l’area pitturata, tutte le giocatrici entrate in campo sono andate a referto per almeno 2 punti segnati (Cinili) e hanno avuto tutte 20 minuti (solo Laksa 19.30) di gloria
Anche Moncalieri sembrava si stesse risparmiando e non ne avesse in realtà una particolare voglia di contrastare le bolognesi, tanto che alla fine dell’intervallo l’allenatore e due giocatrici sono rientrati appena in tempo per sedersi in panchina, insomma una partita blanda, con attenzione a non farsi male e con un finale già scritto spettacolare solo per alcuni exploit delle protagoniste