Abbiamo fatto quel che dovevamo fare, ha chiosato Marco Belinelli. La Virtus è la prima semifinalista del campionato, dopo tre vittorie contro Brindisi. Ci sono da prendere tante cose positive e qualcosa ancora da migliorare. Di sicuro l’attacco gira alla perfezione, dato che in tre partite su tre sono arrivati almeno 100 punti, adeguandosi al ritmo altissimo e al “run and gun” di Brindisi. La difesa è andata a fasi alterne - e Scariolo l’ha sottolineato - benissimo in gara 1, un po’ meno nelle partite successive, anche se in ogni partita c’è sempre stato almeno uno strappo importante, sempre partito dalla difesa.

Per quanto riguarda il turnover, il roster scelto da Scariolo pare equilibrato. Sotto canestro - in attesa di avversari più probanti - i miglioramenti di Jordan Mickey sono evidenti, e confortanti. L’accoppiamento con il solidissimo Shengelia pare funzionare molto bene, ed è quello che finisce le partite. Tra gli esterni, detto che Belinelli ormai è una certezza e Teodosic è in lenta crescita, l’impatto maggiore l’ha avuto Cordinier, che sta facendo capire quanto sia stata pesante la sua assenza nella parte finale della stagione di Eurolega.

Dal punto di vista fisico, invece, non tutti paiono ancora allo stesso livello. In particolare Pajola e Ojeleye sono parsi decisamente stanchi. In questo aver chiuso la serie 3-0 potrebbe aiutare molto, perchè garantisce ai bianconeri nove giorni pieni fino alla semifinale, che inizierà domenica 28 maggio. Ci sarà tempo per riposarsi, per allenarsi e per provare a uniformare la condizione fisica della squadra. Questa è forse la notizia migliore.
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