Il presidente federale Gianni Petrucci è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport.
Un estratto delle sue parole.

I ragazzi, lo staff e il coach si meritano un bel sette. Ma bisogna sempre puntare a fare di più. Nella vita, quando prendi la laurea, poi devi puntare alla specializzazione.
C'eravamo illusi di poter battere gli Usa e andare avanti, ma dopo aver visto la partita nessuno può dire niente. C'è ancora troppa differenza tra noi e loro. Sono di un altro pianeta. Quale sport si confronta con queste realtà?

Avrebbe preferito incontrare nei quarti la Lituania? No, volevo gli USA per passare alla storia. I giocatorie lo staff potranno dire un giorno di aver giocato contro gli Stati Uniti in un
incontro ufficiale di un Mondiale. E anch'io da presidente.


Tra gli azzurri si sono messi in mostra Tonut, Ricci e Pajola. Perché non trovano la stessa continuità nei loro club in competizioni come l'Eurolega?
Questo non lo so, forse i loro allenatori improntano la squadra su un tipo di gioco che non prevede molti minuti per loro. Ma noi abbiamo Pozzecco e sono contento di averlo scelto.
È un condottiero affascinante. Mi sono inquietato dopo la partita con la Repubblica Dominicana, però tutta la squadra gli vuole un bene dell'anima. Ha un atteggiamento esuberante, ma è un grande allenatore, preparato. Toglie il falso mito che per fare il coach serve essere un generale.


(foto FIBA)

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