TREVISO-FORTITUDO, IL PREPARTITA
Nella peraltro quasi regolare sinusoide di una stagione dove (Pesaro a parte) si vince in casa e si perde fuori, il commentar settimana dopo vittoria è un elenco di rose e fiori, di tutti felici e contenti e via discorrendo, a differenza del post sconfitta dove non è chiaro come sia possibile che questa squadra non sia già finita in A2 senza passare dal via. La bellezza dei processi social, e inutili, sine die, saranno le richieste di equilibrio nel giudizio da parte del coach: poco da fare, Il mondo va così, cantava Battiato una cinquantina di anni fa.
Intanto la Fortitudo festeggia l'apertura delle porte della Nazionale per Matteo Fantinelli, che mitiga un po' il fatto che, invece, per Aradori queste porte sembrino serrate: premio per la buona stagione del faentino, che a 26 anni si può dire ci abbia messo un po' a salire alla ribalta, ma che dimostra, se vogliamo, che fare tanta gavetta in A2 male non fa. Ed è anche per questo, giustamente, che gli organi di comunicazione della seconda categoria hanno fatto presente come tanti dei neoconvocati il piede da quelle parti lo hanno messo eccome. Bravo Matteo, che se avesse un po' più di continuità nel tiro pesante sarebbe davvero alla quadratura del cerchio.
Treviso, quindi. Ci sono tanti di quei precedenti in loco che fare l'elenco è un po' complesso, ma essendo noi amanti dell'orrido allora ricordiamo l'ultima volta, almeno per quel che riguarda la serie A. Quando la sera del 14 marzo 2009 la scalcinata Gmac perse 80-77 malgrado i 22 punti di Alex Scales. Che era all'esordio, e che come tutti gli americani, dopo i gol iniziali, andò ad evaporare (17-8-3-3-2-1 il seguito). Ah, bella storia: era stato preso una decina di giorni prima, in barba al fatto che non ci fossero le condizioni necessarie (conti a posto) per avere l'ok e quindi il tesseramento. Il giorno prima, qualcuno fece presente che questo ok non sarebbe arrivato, e propose al Faraone di inventarsi qualcosa per rinviare la richiesta. Una influenza, un raffreddore. Nessun problema, dissero dall'alto: infatti, tesseramento bocciato, andando espressamente a far capire che le cose non erano poi così rosee. Poi, ottenuto su carta il necessario, la settimana dopo i carteggi andarono a buon fine. Scales arrivò, fece bene come detto all'esordio, poi si adeguò all'andazzo per un finale di stagione in rima.
Neopromossa come la F, Treviso viaggia a velocità inferiore rispetto a Bologna, e ha proprio nel rendimento casalingo quel qualcosa dove migliorare: 5-4 fin qui, perdendo le ultime tre (Sassari, Varese e Cremona) e chiudendo nell'ultima a Pistoia una serie negativa di complessivi sei rovesci. Ci sarà un nuovo giocatore, Almeida, e attenti al lungo Fotu, già valido all'andata (finì 77-69 con rimontona bolognese), le incursioni di Logan (15 di media) e la buona lena degli italiani, compreso l'ex capitano Virtus Imbrò e l'ex Fortitudo Chillo. Ma, soprattutto, attenti alla voglia di fare bene, per i veneti, contro una avversaria veramente storica.
FOTO DI VALENTINO ORSINI/ FORTITUDO PALLACANESTRO