IL DOPOPARTITA DI FORTITUDO - BRINDISI
Poteva essere vista come una fastidiosa gabella da pagare prima dell'Evento, ma la domenica con Brindisi è stata liquidata con grande concentrazione e grande maturità, da una Fortitudo ben conscia che la strada per alzare l'asticella passa anche e soprattutto da queste giornate. Sia benedetta la Puglia, allora, che nel pomeriggio dell'anti-antivigilia ha concesso le proprie grazie prima al Bologna e poi alla Fortitudo (e magari domenica scorsa anche alla Virtus, vabbè), ma soprattutto sia benedetta la truppa dei Martino's, che fa un ulteriore passo verso il famoso obiettivo non nel mirino a settembre, e che gongola all'idea di potersi togliere ancora molte soddisfazioni.
A dire il vero, visto che stiamo per entrare nel circo della stracittadina, si dovrebbe archiviare Brindisi in fretta e furia per passare al caffè, però è anche giusto celebrare una giornata di tenuta totale, e la rinnovata maturità di una Fortitudo che parte bene, gestisce, non barcolla nemmeno tanto - a questi livelli ci sta che gli avversari rientrino - e chiude in relativa scioltezza. Poi, con questo Sims, tutto pare ancora più semplice: l'artiglieria pesante fatica (vedi l'8/26 complessivo di Robertson e Aradori)? Allora si dia palla a Henry. Tutto il resto viene facile facile. Ora, che derby sia.
Grande grande grande - Leggiamole, 'ste cifre. 17 punti. 17 rimbalzi. 7 stoppate. 5 assist. 42 di valutazione. I migliori centri della nostra vita, avrebbero cantato ieri sera, in un altro palasport.
Parole parole parole - Come detto, giornata di ferri per gli esterni titolari. Bravi però a non focalizzare solo sul loro sbloccarsi e a restare nel sistema. Per oggi basta.
(foto Fortitudo - Valentino Orsini)