Nella notte, a soli sessant’anni, è scomparso Fabrizio Frizzi, uno dei grandi protagonisti della televisione italiana, da oltre trent’anni sulla breccia come conduttore di programmi che ne hanno fatto la storia come “I fatti vostri”, “Scommettiamo che…”, “Piazza Grande”, “Cominciamo bene”, “Soliti ignoti” e “L’eredità”. Figlio di Fulvio, che fu direttore commerciale di Cineriz, aveva ereditato dal padre passioni sportive legate alla nostra città, dove ha anche risieduto e aveva mantenuto legami familiari, nel quartiere Barca: amava soprattutto, da calciofilo, i colori del Bologna (la stessa passione di uno dei suoi grandi maestri, Corrado Mantoni), ma anche la sua passione per il basket si era sviluppata, negli anni giovanili, ispirata dai colori della Virtus, che non aveva mai dimenticato. Fu anche chiamato dall’allora presidente Cazzola, a presentare a Villa Cicogna la stagione 1996-1997, di fatto testimone del passaggio di consegne dei gradi di capitano da Roberto Brunamonti ad Augusto Binelli.

“Se ne è andato un fantastico professionista”, commenta il presidente bianconero Alberto Bucci, “capace di conquistare l’affetto degli italiani attraverso lo schermo sempre mantenendo un approccio familiare e spontaneo. Ma per me se ne va anche un amico, che ha sempre voluto bene alla Virtus, seguendone le sorti anche da lontano. Conservo con affetto il messaggio che mi ha mandato subito dopo il ritorno in Serie A, complimentandosi, e ultimamente ci eravamo sentiti e gli avevo strappato una promessa: mi disse che, appena avesse potuto, sarebbe venuto al PalaDozza per assistere ad una partita di Virtus Segafredo. Uno come Fabrizio mancherà tanto a tutti”.

Virtus Pallacanestro si stringe in un abbraccio alla moglie Carlotta, alla piccola Stella ed a tutta la famiglia.

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