Domenica al PalaDozza la Virtus chiude la sua stagione. In campo per i bianconeri sarà una partita che non conta nulla, dato che la qualificazione playoff è sfuggita. Ben diverso è invece il discorso per Varese, che si gioca tutto in 40 minuti. La squadra di Caja - a seconda del risultato di Bologna e delle altre partite - può chiudere dal quinto al nono posto. Difficilmente la Virtus farà da sparring partner, comunque: i bianconeri ci terranno a chiudere bene davanti al proprio pubblico.

In ogni caso, sarà soprattutto una serata di festa, per il pubblico e per la squadra. Prima della partita verrà portata la coppa a centrocampo, e verrà issato lo stendardo della Champions League, che andrà a fare compagnia agli trofei che la Virtus ha vinto nella sua lunga storia. Sarà la conclusione di un anno in cui le Vu Nere hanno avuto tanti alti e bassi, ma che hanno concluso nel migliore dei modi. E poi ci sarà il “rompete le righe”, e si inizierà a lavorare per la stagione 2019-20, dove tutti si aspettano un altro salto di qualità.

Nel frattempo, in settimana tra una celebrazione e l’altra si è già parlato di futuro. E’ uscito un possibile nome come futuro presidente, l’AD di Pelliconi Massimo Checchi, anche se Luca Baraldi ha preso tempo, dicendo che l’elezione del successore di Alberto Bucci non è attesa a breve. Ed è tornata fuori l’idea di costruire un nuovo palasport, rilanciata ieri dallo stesso Baraldi: una casa per la Virtus, senza condividerla con altre società.

Si gioca domenica alle 20.45, con diretta Eurosport Player.

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