Abbio, "Ripetersi non è semplice, ma è una Virtus di altissimo livello"

Alessandro Abbio è stato sentito da Dario Cervellati per Stadio. Un estratto dell'intervista.
"Ripetersi? Non c'è una ricetta da seguire per riuscirci. È una cosa abbastanza complicata. Dipende tanto dalla squadra allestita, da cosa vuole fare la società e anche da quello che c'è attorno a te. Una stagione in Italia non è per niente semplice. Quando arrivai io nella squadra di Alberto Bucci vincemmo subito lo scudetto e per la Virtus era il terzo consecutivo. C'erano giocatori di alto livello e la società spendeva una quantità di soldi non indifferente. Questo gruppo mi incuriosisce, speriamo facciano bene e speriamo che possano ripetersi
La Virtus ha cambiato parecchio. Sono stato alla presentazione della squadra, mancavano i nazionali e questo dimostra che il roster e di altissimo livello. Sono curioso di vederli. Voglio vedere come si compattano i piccoli. In squadra ce ne sono tanti, a partire da Taylor che ci ha dato una mano gigante nei playoff scudetto. In Eurolega, te ne accorgi quando ci giochi contro, ci sono squadre, le greche ad esempio, in cui sono tutti grandi e occupano tanto spazio. Danno fastidio.
Ivanovic? L'ho conosciuto da allenatore avversario. L'intensità dei suoi allenamenti non sono solo leggende, sono verità. Lo hanno raccontato anche Panichi e Hackett che ci sono state subito 3 o 4 sedute da antologia. Anche Tanjevic era così, non vanno tanto per il sottile e il lavoro paga. È la filosofia della pallacanestro slava"