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(foto Virtus Segafredo Bologna)
(foto Virtus Segafredo Bologna)

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 86-84 (22-21, 41-39; 65-65)

La Virtus vede il baratro, ma nel momento di maggior difficoltà, sprofondata a -9 nell’ultimo quarto, trova le energie e l’orgoglio per rialzarsi e per non far terminare anzitempo la propria stagione. Gli ultimi 5 minuti di gara hanno ribaltato l’incontro con la Segafredo che si è aggrappata agli attributi, e al cuore, di Hackett, Morgan e soprattutto Shengelia. Quello che non ha avuto stasera Clyburn, il grande assente di questa gara 5. Nonostante la notte in ospedale, Shengelia ha voluto fortemente essere presente e nell’ultimo quarto Ivanovic lo ha mandato in campo. Il suo esempio e la sua abnegazione hanno dato le energie extra per far conquistare alla Virtus la semifinale. Sabato arriverà alla Segafredo Arena Milano.

Cronaca: Cordinier prova a riscattare le opache prestazioni viste in laguna e sono suoi i primi punti bianconeri di serata. Al francese si accoda Hackett, altro giocatore in ombra nelle precedenti sfide. Danny Boy dà vita ad un bel duello con Ennis. Venezia è coriacea e risponde colpo su colpo mostrando una buona mira da tre punti. Stavolta però anche la Segafredo mostra la faccia cattiva dalla lunga distanza e nel solo primo quarto realizza un numero maggiore di triple rispetto a quello dell’intera gara 4. Pajola, con un 2 su 2, ne è l’emblema. Gli arbitri permettono il gioco duro lasciando il fischietto nel taschino e la prima frazione di gioco termina 22 – 21.
Si rivede in campo Polonara, assente nella precedente gara a causa di uno stato febbrile. La Reyer non segna per tre minuti, poi la Virtus va in bonus di falli e allora la formazione di Spahija trova respiro dalla lunetta. Al 15esimo arriva l’unico squillo di Clyburn del primo tempo. Venezia ci mette fisicità, e aggressività, e con una schiacciata di Kabengele trova il vantaggio (34 – 36). La Virtus reagisce con un parziale di 7 – 0, composto anche da una tripla da 8 metri di Pajola. Le squadre già pensano a rientrare negli spogliatoi, tranne Mumford che brucia la retina sulla sirena. 41 – 39 al ventesimo.
La Virtus stasera scende in campo con uno straniero in meno perché il linguaggio del corpo di Clyburn è pessimo in entrambe le metà campo. Cordinier prova a mettersi in proprio, mentre dall’altra parte Venezia trova spesso l’uomo giusto al momento giusto. La grinta che non mette in campo l’ex Efes, la sprigiona Hackett che mette in ritmo sé stesso e Diouf. Parks continua a martellare il canestro bianconero. Dalla panchina porta il proprio mattoncino anche Taylor, ma il numero degli assist della Reyer continua a crescere, a conferma della fluidità del gioco dei lagunari. L’equilibrio regna sovrano e dopo 30 minuti c’è ancora perfetta parità a quota 65.
Venezia continua a viaggiare con percentuali da tre punti quasi vicine al 50% e stasera anche Casarin è implacabile in questo fondamentale. La Reyer inizia l’ultima, decisiva, frazione di gioco, con un parziale di 9 – 2. La Segafredo commette delle imperdonabili dormite difensive e Ivanovic chiama time out perché la Virtus comincia a vedere i fantasmi dell’eliminazione. Come mossa della disperazione, il coach montenegrino fa esordire Shengelia, reduce da qualche nottata in ospedale. Morgan, dalla lunga distanza, accorcia a -3 (73 – 76). Stavolta è Spahija ad essere costretto a chiamare un minuto di sospensione. Cordinier cade nella trappola di Ennis che subisce furbescamente fallo andando poi a fatturare in lunetta. Ancora Morgan, ancora con una tripla, fa -2. Shengelia completa la rimonta dalla linea della carità, poi Ennis fa un gioco da tre punti che riporta avanti Venezia. Cordinier esce per cinque falli. Hackett è duro a morire e realizza un gioco da quattro punti con tripla più fallo subito. Per la Reyer però tutto passa dalle mani di Ennis che è incontenibile e continua a segnare con anche l’aggiuntivo. Il cuore di Shengelia è immenso e realizza 4 punti consecutivi che ricambiano gli equilibri del match: +2 per i padroni di casa. Parks tira da tre punti e commette uno dei pochissimi errori della sua partita. La preghiera finale di Kabengele non va e la Virtus si prende con le unghie e con i denti la semifinale. Finisce 86 – 84.

Tabellino

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA – UMANA REYER VENEZIA 86-84 (22-21, 41-39; 65-65)

BOLOGNA: Cordinier 13; Belinelli 0; Pajola 12; Clyburn 7; Taylor 3; Shengelia 7; Hackett 21; Morgan 14; Polonara 0; Diouf 7; Zizic 0; Akele 2 All. Ivanovic

VENEZIA: Tessitori 9; McGruder 4; Lever NEW; Munford 5; Casarin 9; Fernandez NE; Moretti 0; Ennis 16; Kabengele 11; Parks 18; Wheatle 9; Wiltjer 3. All. Spahija.

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Halftime: Virtus Segafredo Bologna - Umana Reyer Venezia 41-39