Con l'ingaggio quadriennale di Leo Menalo - ufficializzato ieri - la Virtus ha chiuso il roster 2022-23. L'arrivo del lungo croato di formazione italiana riempie l'unica casella che era rimasta scoperta dopo il mancato ingaggio di Polonara, ovvero quella dei lunghi italiani. Il classe 2002 è dato come un prospetto di sicuro avvenire - anche in ottica draft NBA - ma la speranza dello staff bianconero è che possa dare una mano in campionato fin da subito, allungando le rotazioni. Di sicuro si tratta di una scommessa più intrigante rispetto a un "usato sicuro".

La Segafredo è quindi composta da nove stranieri - Teodosic, Cordinier, Weems, Lundberg, Ojeleye, Shengelia, Mickey, Bako e Jaiteh - e otto/nove italiani: Hackett, Pajola, Mannion, Belinelli, Abass e Menalo, più Camara, Ceron e Ruzzier, quest'ultimo in possibile uscita. In Eurolega e in campionato coach Scariolo avrà a disposizione due roster decisamente diversi. In coppa infatti gli stranieri potranno giocare tutti, mentre in Italia tre di loro andranno ogni volta in tribuna, e ci sarà spazio per gli italiani.
La squadra si radunerà attorno al 25 agosto a ranghi decisamente ridotti visti, i tanti giocatori impegnati con le Nazionali, a partire da Pajola e Mannion che inizieranno oggi il training camp azzurro a Pinzolo.

(foto FIBA Europe)

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